Il giorno della firma sarà martedì. Sempre che nel frattempo Lucia Morselli non cambi idea e che – soprattutto – il numero di lavoratori che accetteranno i 60mila euro netti per l’esodo incentivato facciano azzerare il numero degli esuberi: ieri si è raggiunta quota 251 adesioni, resterebbero 39 lavoratori da sistemare per raggiungere la fatidica quota 290 fissata dalla stessa Morselli e mai abbassata, nonostante gli impegni presi col ministro Federica Guidi.

La vertenza Ast Terni sembra dunque avviata ad una soluzione, nonostante le mai cessate provocazioni dell’azienda. Giovedì sera, nonostante il blocco delle portinerie, l’azienda ha cercato di far uscire un treno carico di rotoli di acciaio destinato a Mantova.

Ieri il tavolo al ministero ha fatto registrare passi avanti sul fronte delle ditte d’appalto. Dalla Germania, infatti, è arrivata la conferma che Thyssen e la multinazionale Harsco, che controlla Ilserv, la più grande ditta d’appalto a Terni, hanno trovato un accordo. Ast prolungherà per un anno l’attuale appalto ad Ilserv – fino a settembre – mentre a marzo si terrà la gara per la riassegnazione futura. Soddisfazione da parte dei sindacati: Fim, Fiom, Uilm e Ugl sono ottimisti sulla chiusura della trattativa martedì.