Ebbene sì, ci tocca parlare di nuovo di Brigitte Macron e della sua differenza di età con il marito. Quando lui arrivò al ballottaggio, auspicammo che un giorno una cosa del genere non avrebbe più fatto notizia. A quasi due mesi dall’elezione di Emmanuel a presidente di Francia, devo constatare che la strada è molto più lunga del previsto. Ecco un breve resoconto dei commenti più velenosi che mi è toccato sentire da allora. Lui è gay. Dice una cinquantenne: «Sei stata a Parigi? Che si dice della coppia reale? E’ vero che lui è gay e l’ha sposata per avere una copertura? Sai, io ho informazioni di prima mano. A Parigi lo danno tutti per certo. E poi, tu andresti a letto con uno che potrebbe essere tuo figlio? Io farei anche fatica a spogliarmi. E comunque, credimi, gli piacciono gli uomini».

Considerazione: se è un sessantenne a mettersi con una trentenne nessuno si impressiona, anzi, lo si guarda con ammirazione. Se è una sessantenne a mettersi con un trentenne, parte subito la caccia alla dietrologia e allora ecco spuntare le ipotesi: a lui piaccio le Milf, le è servita per fare carriera, la usa per coprire la propria omosessualità che, per ragioni di carriera, non vuole o non può dichiarare.

Lei si veste in modo orrendo. È vero, Brigitte commette errori di stile. La sua ingenuità non sta tanto nel voler scoprire ginocchia e braccia anche se non ha più vent’anni, anzi, verrebbe da dirle Brava tu che ti sei liberata da quell’ossessione. Il suo sbaglio più grosso sono le giacche rigide e militaresche, come quella azzurra che indossò all’insediamento del marito, messe sopra a gonne corte e sottili che su di lei rendono i volumi disarmonici (troppo sopra e troppo poco sotto) e le danno un’aria vagamente da generalessa. Evidentemente si piace e si vuole così, perché stento a credere che nessuno glielo abbia fatto notare. Però mi ha colpito sentire una donna dire: «Ah, è un vero disastro quando si mette in tailleur. Sta bene solo in jeans e maglietta. E poi quei capelli! Sembrano stoppa».

C’era nel tono rabbioso un sottinteso di acredine eccessivo per un commento su un abito. Tutti nella vita abbiamo sbagliato vestito, ma non per questo ci meritiamo la ghigliottina. Se succede, vuol dire che dietro al giudizio estetico si nasconde qualcosa di meno dicibile. Scambio di coppia. Quando la coppia Trump è stata fotografata a tavola con la coppia Macron, qualcuno ha commentato: «E se immaginassimo fra qualche anno uno scambio di coppia? Roba da film di Polanski». Dubito che possa accadere e Polanski ha di meglio da fare. Se è molto poco probabile che quel tonno di Trump corteggerebbe una quasi sua coetanea, è ancor meno immaginabile che Brigitte pensi di andare a letto con uno così.

D’altra parte, quante di noi lo farebbero? Solo il pensiero agghiaccia molte di noi e infatti ho sentito dire: «Piuttosto me la cucio». Ora, anche se Melania l’ha sposato senza che nessuno le puntasse una pistola alla testa, ogni tanto provo vera compassione per lei, così congelata nell’espressione, così rigida dentro quegli abiti senza una grinza, quasi che avesse il terrore di sbagliare qualcosa. Finale con sorpresa. Visto che ci siamo divertiti a dire frivolezze, proviamo a immaginare un finale col botto. Macron, dopo aver stufato i francesi con leggi liberiste, fra 5 anni sarà detronizzato, deciderà di fare coming out, ma continuerà a vivere con Brigitte perché è l’unica che lo sopporta. Lei, stufa del gioco, lo mollerà per scappare con Melania. A Trump scoppierà la pancia per la rabbia. Qualche regista (non Polanski) deciderà di farne una specie di Thelma & Louise.

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