Non era mai accaduto che Broadway rimanesse chiusa tanto a lungo. E adesso la più lunga interruzione nella storia del teatro newyorchese è finita: alcuni dei più imponenti spettacoli del musical, tra cui giganteschi Il Re Leone, Wicked e Hamilton, hanno ripreso le rappresentazioni martedì sera, 18 mesi dopo che la pandemia di covid19 li aveva costretti a chiudere.

Le performance del 14 settembre fanno parte di un programma di riaperture coordinate di alcuni dei più grandi spettacoli di Broadway, dato che cinque produzioni – oltre ai già menzionati anche l’ormai leggendario Chicago più il nuovo spettacolo Lackawanna Blues – hanno aperto le loro porte al pubblico nella stessa notte. Non sono stati tecnicamente i primi spettacoli a ripartire, né gli unici, ma sono i più grandi, parliamo di allestimenti costosi e «affollati», titoli che simboleggiano la forza e la portata dell’industria teatrale, e il loro ritorno sul palco è stato concordato come un segnale collettivo di ripresa.

IL SINDACO di New York infatti ha preceduto le rappresentazioni con una conferenza stampa nella quale ha parlato di questa e altre riaperture: «Broadway, e tutte le arti e la cultura della città, esprimono la vita, l’energia, la diversità, lo spirito di New York City», ha detto De Blasio, «È nel nostro cuore e nella nostra anima. Ed è anche una parte importante di ciò che la gente fa per guadagnarsi da vivere in questa città. E questo ci rende orgogliosi. Quindi, questa è una grande notte per il ritorno di New York».

La riapertura di Broadway arriva mentre una moltitudine di altri luoghi di spettacolo, a New York e in tutti gli Stati Uniti, stanno riprendendo le esibizioni al chiuso: il Metropolitan Opera, la New York Philharmonic, il New York City Ballet, la Carnegie Hall e la Brooklyn Academy of Music inizieranno le loro nuove stagioni prossimamente.

PER QUANTO riguarda Broadway, da qui alla fine dell’anno sono state annunciati quasi trenta titoli in cartellone. In gioco c’è la salute di un’industria che, prima della pandemia, aveva goduto di un vero e proprio boom. Secondo il «New York Times», durante l’ultima stagione completa di Broadway prima del covid, dal 2018 al 2019, 14,8 milioni di persone hanno assistito a uno spettacolo – più persone della partecipazione combinata delle squadre di basket, hockey, baseball e football della Grande Mela (Mets, Yankees, Rangers, Islanders, Knicks, Liberty, Giants, Jets, Devils e Nets). Un’affluenza enorme che si è tradotta, secondo i dati della Lega degli esercenti di Broadway, in incassi per 1,83 miliardi di dollari, con un indotto totale che pesava sull’economia americana per oltre 14 miliardi.

«New York Times», «Variety» e molte televisioni americane hanno seguito la serata del 14 dentro e fuori dalle sale e hanno riportato un entusiasmo generalizzato dei fan (anche se mancano ancora i turisti, che sono una fetta fondamentale del guadagno per i botteghini) e commoventi standing ovation prima e dopo gli spettacoli. Un piccolo spettacolo previsto per la prossima settimana intanto è stato cancellato per un piccolo focolaio emerso dai test effettuati sui membri del cast, ma questo non fermerà la ripresa dei cartelloni: Times Square ieri era illuminata da una scritta che diceva «The Wait Is Over». L’attesa è finita.