Venerdì sera, non lontano dallo Zoo, un folto gruppo di spettatori è riunito all’ingresso del sontuoso cinema Delphi Palace, un tempo cuore del festival che da anni si è spostato nella gelida e futuristica Potsdamer platz. Il tempo e il luogo sono le due caratteristiche del cinema di James Benning. Ma non sono forse anche le categorie a priori di ogni cinema possibile? Certo. Ma se ogni film si esprime attraverso le forme dell’intuizione sensibile, quello di James Benning ne fa da sempre l’oggetto stesso della rappresentazione. Come far vedere una forma, se è proprio attraverso di essa che ogni visione è possibile? Il tempo e lo spazio non si possono vedere in sé ma si possono percepire indirettamente osservando i rapporti strutturali che costituiscono i film di JB.

NULLA di nuovo sotto questo aspetto in The United States of America, se non nella promessa d’un film coast to coast. Gli Stati che compongono l’Unione sono attraversati uno ad uno, alfabeticamente in un carosello di cinquanta (più due) inquadrature fisse su piede di circa due minuti, ognuna preceduta da un titolo che indica una città e uno Stato. Si tratta di paesaggi ora naturali e incontaminati (come una foresta di cactus), ora urbani (un passaggio tra due grattaceli), a volte inanimati, attraversati da parte a parte (un treno). Il giro è al tempo stesso geografico e politico. È politico in sé il fatto di includere nella serie Puerto Rico e il District of Columbia che hanno solo lo statuto di territori. Ad ogni immagine è associato un audio, spesso fuori campo: delle canzoni (This land is Your Land di Woody Goutry), dei discorsi politici (Stokely Carmichael sulla violenza), dei rumori. Automaticamente associamo questi alle immagini. Questi automatismi sono alle volte confortati, alle volte smentiti. Una cartolina con un cielo annuvolato – un riferimento chiaro a Ten Sky, ma in che senso quella vista rappresenta un luogo? In un’altra sventola la bandiera dell’unione, in che senso, anch’essa, rappresenta un luogo? Infine, per chi non si è alzato troppo in fretta, i titoli di coda rivelano un elemento che ci fa ripensare quello che si è dato per scontato durante le due ore precedenti (che ovviamente non riveliamo). Il film gioca con la tendenza a prendere per effettive delle associazioni che in realtà sono solo delle credenze. Stati Uniti d’America è una sorta di rivelatore, un test ideologico da cui si esce irrimediabilmente positivi.