Il governo thailandese ha annunciato lo stato d’emergenza a seguito delle proteste che sono in corso ormai da mesi, e che hanno bloccato la vita politica del paese. «Il Consiglio dei ministri ha deciso di proclamare lo stato di emergenza per far fronte alla situazione e far applicare la legge», ha detto il vicepremier Surapong Tovichakchaikul. Il provvedimento garantisce maggiori poteri alle agenzie di sicurezza, come quello di imporre i coprifuoco, censurare i media o impedire gli assembramenti di più di cinque persone. La crisi thailandese ha causato finora un totale di 9 morti e oltre 500 feriti. Il 2 febbraio in teoria sono previste le elezioni, anticipate dal governo della primo ministro Yingluck Shinawatra, proprio per far fronte alla crisi politica, ma gli osservatori del paese ritengono che una conseguenza dei disordini potrebbe essere proprio il posticipo dell’appuntamento elettorale.