Procura bocciata e nessuna restrizione per i lavoratori e sindacalisti della Texprint. Il giudice del tribunale di Prato ha convalidato i quattro arresti – tre uomini e una donna – per resistenza di venerdì durante lo sgombero del presidio Si Cobas in sciopero della fame dalla piazza del Comune e poi di fronte alla questura, dove lavoratori migranti e sindacalisti protestavano per l’accaduto. La procura chiedeva invece il divieto di dimora a Prato o il Daspo. Il processo è invece slittato al 3 marzo.

Una volta liberati, i quattro hanno festeggiato con i duecento che manifestavano sotto il tribunale. La battaglia va avanti: gli operai pakistani chiedono il rispetto del contratto nazionale e di poter lavorare «8 ore per 5 giorni sono stati licenziati dalla stamperia tessile a conduzione cinese Texprint.

Intanto il Si Cobas rilancia la mobilitazione. «Lunedì 6, giorno della Liberazione di Prato, torneremo in piazza del Comune assieme alle associazioni e realtà del territorio, a partire dai lavoratori della Gkn, che vogliono sostenere questa battaglia – dichiara Luca Toscano – . Lo slogan sarà: “Non c’è libertà senza diritti umani. Non c’è libertà senza diritti e e dignità del lavoro”. Al Comune chiederemo atti concreti a partire dal riconoscimento delle residenze ai lavoratori sfruttati che oggi sono esclusi da assistenza medica, welfare, cittadinanza», chiude Toscano.