Non è un Patriot Act all’americana, ma si avvicina. Un progetto di legge adottato dal Consiglio dei ministri legalizza una maggiore libertà di azione dei servizi segreti: ormai, potranno sorvegliare più persone e con maggiori mezzi, Internet e telefonini compresi, senza richiedere il via libera all’autorità giudiziaria. Sarà il primo ministro a dare l’approvazione in caso di “urgenza”, passando oltre i poteri di una commissione di controllo. La Ue ha espresso preoccupazione per “l’approccio strettamente securitario” del testo di legge francese adottato con lo scopo di rafforzare la lotta al terrorismo. Il commissario ai diritti umani, Nils Muiznieks, cita in particolare “il blocco di siti Internet senza autorizzazione giudiziaria”, già effettuati in Francia e il rafforzamento dei “poteri dei servizi di sicurezza in materia di sorveglianza degli individui senza controllo giudiziario preventivo”. La legge prevede una limitazione delle libertà individuali da parte dei servizi segreti in sette casi precisi, tra cui eventuali sospetti che la persona colpisca “interessi essenziali della politica estera” francese e in caso di necessità di “prevenzione di violenze collettive”, che potrebbe colpire le manifestazioni di protesta sociale. a.m.m.