Decine di feriti e di arresti: anche in Cisgiordania e a Gerusalemme est ieri è stata giornata di tensione. L’Olp aveva chiamato allo sciopero generale, rispettato in tutti i Territori Occupati: scuole, uffici pubblici e negozi sono rimasti chiusi, mentre migliaia di persone manifestavano nelle piazze di Ramallah, Hebron, Nablus, Betlemme. Alle 12 ha suonato la sirena, a commemorazione della Nakba e della strage a Gaza di lunedì.

Manifestazioni anche nelle comunità palestinesi in Israele, nel Naqab, ad Haifa, Wadi Ara. E oggi, su proposta dell’Alto Comitato per i cittadini arabi di Israele, sarà sciopero generale tra i palestinesi cittadini israeliani.

A Umm al-Fahem era presente il deputato palestinese Ayman Odeh, leader della Lista araba unita: «Mentre bevono champagne a Gerusalemme e celebrano ‘l’accettazione dell’altro’ in Piazza Rabin, dei genitori perdono i loro figli. Dobbiamo fornire un’alternativa morale a chi nell’attuale governo incita alla violenza».