Pareti che rispecchiano e deformano silhouette reali e virtuali, veli lucenti che si muovono nell’aria sospinti dai danzatori, canto e musica dal vivo, per un omaggio a uno dei compositori chiave tra Rinascimento e barocco. È Terza Prattica – Monteverdi Rivisited, del coreografo finlandese Tero Saarinen, in prima mondiale al Ponchielli di Cremona per il Monteverdi Festival. Nella scena notturna con i sei danzatori della Tero Saarinen Company ci sono i musicisti in costume dell’Helsinki Baroque Orchestra, diretti da Aapo Häkkinen, e il tenore Topi Lehtipuu che interagisce elegantemente con la danza.Saarinen ha scelto madrigali guerrieri e amorosi, concerti e scherzi. La danza ha un andamento ritmico, punteggiato da movimenti di polso, di collo, e da un fluire sospeso che però fatica a comunicare la sua ragione d’essere se non quella di accompagnare la musica e il canto. Sulla forza della coreografia vince perciò l’impatto visivo e sonoro, complice trovate come il canto virtuale e spazializzato del soprano Núria Rial la cui figura si moltiplica in scena in più ologrammi.