Non si placano le tensioni tra Grecia e Turchia nel Mediterraneo orientale, malgrado il tentativo da parte della Nato di trovare una soluzione alla crisi.

Il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg ha sì annunciato l’inizio di colloqui «tecnici» tra i due paesi, volti a evitare il rischio di incidenti e di una escalation militare, ma a stretto giro il portavoce del governo greco Stelios Petsas fa sapere che la proposta è un «documento di interesse tecnico» ma è «ben lungi dall’essere un accordo per riprendere i colloqui».

Il motivo lo ha precisato meglio il premier greco, Kyriakos Mitsotakis, spiegando che prima di sedersi al tavolo Atene pretende che cessino le «provocazioni» turche. «Vogliamo e possiamo discutere della demarcazione delle zone marittime nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale sulla base della legge internazionale, ma non intendiamo farlo sotto minaccia».