Ha ringraziato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris per averlo voluto come vice con delega all’Ambiente, ma il rapporto ormai era compromesso. Così Tommaso Sodano ieri ha dato le dimissioni. Una lunga lettera scritta lunedì notte, poi la consegna: «Non avrei pensato di terminare il mio incarico prima della scadenza ma ho trovato politicamente inopportuna la costituzione di parte civile del comune nel processo in cui sono imputato».

Una vicenda iniziata ne 2012 che riguarda l’affidamento di un incarico di consulenza a Mariacristina Roscia, docente dell’Università di Bergamo, nell’ambito del progetto Bollino blu, l’importo era inferiore ai 50mila euro e si è proceduto senza gara ma la procura ha accusato Sodano di abuso d’ufficio, truffa e falso. L’autunno scorso il vice ha sostituito il sindaco, sospeso per un mese in base alla legge Severino. Al suo ritorno il consiglio comunale ha votato per la costituzione parte civile. Dietro ci sarebbe stata la volontà del sindaco, un chiaro segnale politico: «E’ una ferita aperta. Sono andato avanti – ha spiegato Sodano – perché c’erano scadenze importanti, ma è arrivato il momento di andare. L’immondizia per strada non c’è più. Si vede che qualcosa l’abbiamo fatto».

La stampa cittadina da un mese raccontava della volontà del sindaco di sostituire il vice. Il clima politico è cambiato: tra un anno si vota, con Vincenzo De Luca per ora c’è collaborazione e, dopo mesi di tensioni, il sindaco spera di riaprire il dialogo anche con Renzi. Sodano non è in linea con il nuovo corso Pd friendly. Per la casella di vice si fanno i nomi di Nino Daniele, assessore alla Cultura (ex Ds), e Annamaria Palmieri, assessore alla Scuola. Venerdì ci sarà l’udienza al tribunale ordinario per la richiesta di sospendere l’applicazione della Severino: se non venisse accolta de Magistris tornerebbe a fare il «sindaco di strada» per un breve periodo (in attesa del secondo grado del processo Why not) e in ballo ci sarebbe di nuovo il vice.

Sodano racconta di un clima di veleni: «Persone dello staff giravano notizie alla stampa, anche false. Il capo di gabinetto Attilio Auricchio ha dato al sindaco suggerimenti che non condivido soprattutto in campo ambientale». E poi l’ultimo affondo: «C’è chi spinge per affidare il settore rifiuti alla Napoli holding. Io non l’avrei permesso». La srl gestisce il trasporto pubblico locale, l’amministratore è Alessandro Nardi, ex capo staff del sindaco ed ex vicecapogabinetto, si trova bene con gli arancioni ma è stato nominato nel collegio dei revisori dell’Arsan, agenzia sanitaria regionale, durante la gestione Caldoro.