Megan Rice, suora cattolica e pacifista militante di 84 anni è stata condannata mercoledì a tre anni di reclusione da un giudice federale di Knoxville per atti di vandalismo contro la proprietà dello stato e «interferenza con la sicurezza nazionale». Assieme ad altri due attivisti del movimento pacifista cattolico Plowshares – che hanno un esponente di spicco in Martin Sheen; il nome si riferisce alle spade convertite in aratri di cui parla il libro di Isaia – l’ottuagenaria militante si era introdotta nel deposito militare «Y-12» dove vengono custodite le scorte nazionali di uranio arricchito usato per fabbricare le testate del maggiore arsenale atomico attivo al mondo e produrre carburante per le navi nucleari della marina Usa. Noto come il «Fort Knox dell’uranio», il centro si trova presso la cittadina di Oak Ridge, in Tennessee e fa parte del complesso originalmente costruito per ospitare il Manhattan Project dove sono state progettate le prime atomiche, quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.

Rice e i due coimputati, condannati a pene ancora più severe di 5 anni l’uno, in tribunale hanno affermato che opporsi materialmente al complesso militare industriale costituisce un loro dovere di credenti. Il 28 luglio 2012 Rice assieme a Greg Boertje-Obed (58 anni), un imbianchino del Minnesota e Michael Walli (65 anni) un reduce diventato pacifista militante dopo due turni di leva in Vietnam, avevano tagliato le recinzioni dell’istallazione, eluso le ronde della base «ad altissima sicurezza» e raggiunto il silos dove avevano affisso striscioni e usato sangue umano per scrivere «il frutto della giustizia è la pace» sul muro esterno. Le guardie sono sopraggiunte solo due ore dopo trovando i tre che cantavano tenendo in mano la Bibbia.

Il giudice ha accolto le tesi dell’accusa secondo cui le azioni non costituiscono una protesta ma un atto di sabotaggio e terrorismo interno – capi d’accusa notoriamente pesanti in regime di homeland security. Nell’emettere la sentenza il giudice, Amul Thapar del distretto orientale del Tennessee, ha inoltre ricordato che gli imputati non solo sono pacifisti ma recidivi. Tutti e tre hanno all’attivo numerosi precedenti per simili azioni di protesta – Boertje-Obed arrestato 40 volte, ha scontato oltre 20 condanne; Walli era stato rilasciato dopo otto mesi carcere appena sei mesi prima della protesta in Tennessee. Per questo il magistrato ha ritenuto di dare una punizione esemplare (per la verità le condanne sono meno severe di quelle che aveva chiesto il pubblico ministero) a titolo di dissuasione di atti simili, tenuto conto anche che l’irruzione ha «danneggiato l’aura di inviolabilità» di tutte le istallazioni militari.

L’84enne «terrorista», recidiva istigatrice appartiene da quando aveva 18 anni, all’ordine delle suore del sacro bambin Gesù e oltre alla fedina penale per insubordinazione vanta 40 anni da missionaria passati a insegnare in scuole in Ghana e Nigeria. Figlia di medici socialisti di New York legati al Catholic Workers Movement fondato dalla anarchica (e affiliata Wobblie) Dorothy Day, dal 1980 Rice è impegnata nel movimento pacifista e ha preso parte a numerose azioni di disubbidienza civile al Nevada Test Site, la base dove si sono sperimentate centinaia di esplosioni nucleari, e alla famigerata School of the Americas il centro di addestramento militare per regimi sudamericani gestito dall’esercito americano a Fort Bening in Georgia.

Durante il processo i tre hanno affermato di non esser minimamente pentiti, dichiarandosi pronti a rifare la stessa azione. Al giudice, dal canto suo, Rice aveva chiesto di ricevere l’ergastolo dicendo che passare il resto della vita cercando di migliorare le condizioni dei detenuti sarebbe stato per lei come un regalo. Un rimorso però alla fine ha ammesso di averlo: «Avere aspettato 70 anni prima di compiere questa protesta».