Il parlamento costa troppo, i politici costano un botto e gli elettori ci costano un occhio. Eppure, in attesa di una riforma tombale della democrazia, dovremo accontentarci del solo taglio dei parlamentari. Sia come sia, c’è chi spinge per riformare subito anche meccanismi elettorali e regolamenti parlamentari. Ecco le proposte in campo.

LEGGE ELETTORALE: per quanto ridotta, la casta mangerà sempre a quattro palmenti, quindi i grillini vogliono un tetto al peso dei candidati: 60 kg per i maschi, 50 per le donne. Posti di capolista riservati a vegani, celiaci e anoressici. Favorevoli i Dem, a patto che tra vegani, celiaci e anoressici viga una rigorosa parità di genere.

COLLEGI ELETTORALI: i 5 Stelle vorrebbero far votare solo quelli che hanno studiato in collegio. Il PD spinge per allargare anche a chi ha fatto le scuole parificate.

VOTAZIONI IN AULA: per Vito Crimi vanno eliminate le votazioni sul tabellone elettronico in modo da ridurre le bollette della corrente elettrica. Scartata l’alzata di mano (visto che l’unico vecchio commesso che non sarà licenziato non ce farebbe mai a contare da solo), le votazioni avverranno con l’applausometro. Chi applaude più a lungo vince. Via libera da Zingaretti, ma solo a patto che al vecchio commesso sia fornito un cronometro.

COMMISSIONI PARLAMENTARI: da abolire. Con la scusa di agevolare il lavoro dell’aula, quando quelli si riuniscono consumano tantissima acqua minerale. Contrario il PD che propone riunioni ai giardinetti, su qualche panchina accanto a una delle rare fontanelle che la Raggi non ha ancora fatto tappare.

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI: tante domande, tante risposte… e basta! Tanto alla fine si decidere sempre a botte di Decreti del Presidente del Consiglio. Non uno spreco di soldi in senso stretto quindi, ma uno spreco di fiato in senso lato. E di tempo. E il tempo è denaro. Favorevole all’abolizione anche il PD, ma solo a patto che sia istituita una «Casseta Question Time» dove gli scrocconi eletti dal popolo possono inviare lettere anonime.

ELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO: troppi pochi di numero i parlamentari superstiti per eleggere una carica così importante. A questo punto sono più rappresentativi della volontà del popolo gli iscritti alla piattaforma Rousseau. Votazioni on-line quindi, e password a pagamento direttamente sul conto di Davide Casaleggio con PayPal. Ma i Dem non ci stanno. E pongono un serio problema di trasparenza.

No a PayPal quindi. Meglio il buon vecchio bonifico.