Tara Reade, l’ex assistente del Senato che ha accusato Joe Biden di averla aggredita sessualmente nel 1993, in una nuova intervista con la giornalista Megyn Kelly, ha dichiarato che il candidato democratico alla presidenza dovrebbe ritirarsi dalla corsa del 2020. Si tratta della prima intervista rilasciata da Reade che non ha scelto a caso di parlare proprio con Kelly, l’anchorwoman più celebre d’America, che dichiarò pubblicamente di essere stata molestata sessualmente dal suo capo, il potente Roger Ailes, chief executive della Fox e braccio destro di Rupert Murdoch. :

Alies si dimise e Kelly diventò una delle figure pubbliche più rilevanti ad aver contribuito al suo allontanamento da Fox. Biden ha negato l’accusa di Reade: «Non è mai successo, non è mai successo. Non è mai successo». Alla domanda di Kelly se sarebbe disposta a ripetere le accuse sotto giuramento o a sottoporsi a un esame incrociato, Reade ha risposto affermativamente.

Quando Reade ha accusato Biden la prima volta, l’anno scorso, ha detto di non aver raccontato l’intera storia in quanto temeva per la sua sicurezza e quella di sua figlia, e ha affermato di aver presentato una denuncia a un ufficio del personale di Capitol Hill, nel 1993, limitandosi a denunciare le molestie sessuali, ma non l’aggressione subita.  Al momento negli archivi non è stata trovata nessuna denuncia, e il Segretario del Senato, dopo aver consultato un legale, ha affermato di non poter confermare o negare l’esistenza di un reclamo. Intorno a questo reclamo gira tutto il caso.

Il 2 maggio, in un’intervista all’Associated Press, Reade ha spiegato che nella denuncia presentata all’ufficio del Senato, non aveva fatto cenno a violenze sessuali. Subito dopo l’uscita dell’intervista, Reade su Twitter ha smentito questa dichiarazione. Il suo  nuovo avvocato, Douglas Wigdor, è stato un generoso donatore della campagna di Trump del 2016 ed ha deciso di difendere la donna pro bono, escludendo motivazioni politiche: «Ogni donna che ha subito violenze – ha spiegato Wigdor – ha diritto a un’assistenza competente«. Wigdor non è nuovo in questo campo: il suo studio legale ha rappresentato negli ultimi anni diverse vittime di Harvey Weinstein.