Il governo ha appena varato la manovra finanziaria per l’anno che verrà, ora al vaglio della Commissione europea. Continuiamo a chiamarla «legge di stabilità», ma da quest’anno c’è solo il bilancio dello Stato, nel quale confluiscono tutte le misure previste dal governo dal lato delle entrate e della spesa per il periodo di riferimento. Nella sostanza cambia poco, ma l’operazione ha un suo significato, innanzitutto politico. Quale? Quello di affermare il primato degli equilibri di bilancio sugli effetti, e i benefìci, della politica fiscale. Un tempo c’erano i Documenti di Programmazione Economica e Finanziaria (Dpef), poi diventati Decisione di Finanza...
Tanto rumore per tre decimali
Renzi e Padoan in conferenza stampa a Palazzo Chigi
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Luigi Pandolfi