Cara Rossana,
tanti auguri sinceri da parte del collettivo del manifesto. Sappiamo che non festeggerai il tuo compleanno, profondamente intrecciato alla recente scomparsa del tuo amato Karol. A maggior ragione vogliamo farti sentire la nostra vicinanza. Senza se e senza ma.
Perciò oggi desideriamo testimoniare quanto sia importante la tua figura di militante, di intellettuale, di «madre critica» della sinistra italiana, quella tradizionale prima, quella radicale poi. Il tuo contributo di riflessione sui movimenti, sui partiti, sulla politica è un punto fermo per chi ha lottato e lotta per una società egualitaria, per i diritti sociali e civili, per la democrazia. Il tuo pensiero ha stimolato generazioni di ragazze e ragazzi che si avvicinavano alla politica senza avere esperienza, preparazione, sostanza.

Tu, con Luigi Pintor e Aldo Natoli, con Lucio Magri, con Luciana Castellina, con Valentino Parlato sei riuscita ad aprire gli occhi a molti di noi, indicando una via d’uscita dalla palude.

Chi ha seguito la storia del giornale ha vissuto da protagonista, da testimone, da osservatore le lacerazioni che ci hanno accompagnato. Compresa l’ultima, la più traumatica e dolorosa. Ma oggi vogliamo rinnovarti gli auguri affettuosi di tutti noi.