“Un tasso di illegalità neanche facilmente immaginabile”. Lo sconcerto del giudice delle indagini preliminari al tribunale di Messina si lega a doppio filo alla caratura degli arrestati, nell’inchiesta su una tangente per i lavori dell’autostrada Siracusa-Gela.

Ai domiciliari è finito fra gli altri Duccio Astaldi, presidente di Condotte Spa, gigante (traballante) nel settore delle costruzioni.

Con Astaldi agli arresti domiciliari sono finiti il presidente del cda della Cosige Scarl, Antonio D’Andrea; l’ex capo della segretaria tecnica dell’ex governatore Crocetta, Stefano Polizzotto, e il funzionario del Consorzio autostrade siciliane (Cas), Gaspare Sceusa. In carcere invece un finanziere e Antonino Gazzarra, vicepresidente del Cas, presunto destinatario della tangente.

Le accuse mosse dal procuratore capo di Messina, Maurizio De Lucia, sono a vario titolo quelle di turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e, soprattutto, corruzione. Il tutto in una indagine nata da una segnalazione del Tar, a cui avevano fatto ricorso le ditte escluse dalla gara per i lavori.

Per Condotte Spa si tratta dell’ennesimo rovescio, dopo che a inizio anno il tribunale di Roma ha accolto l’istanza di concordato preventivo presentato dalla società, che pure ha appalti in corso in mezzo paese.

In particolare, in Toscana Condotte controlla il consorzio Nodavia nell’appalto per il sottoattraversamento fiorentino dell’alta velocità. Di più: nonostante il concordato, un mese fa Condotte si è vista comunque assegnare in via provvisoria il terzo lotto del nuovo ospedale pisano di Cisanello, un altro affare da almeno mezzo miliardo di euro, attraverso la controllata Inso.

Di fronte all’ordinanza del gip di Messina che parla di una “riserva per le tangenti” destinata a “corrompere funzionari alla luce del sole”, creata con i soldi pubblici degli appalti, il gruppo Fs risponde con un laconico comunicato: “Rete ferroviaria italiana sta seguendo con attenzione le vicende che stanno interessando Condotte, auspicando che non abbiano ripercussioni sui cantieri attivi. Rfi valuterà, in base agli sviluppi dell’attuale situazione, le azioni opportune per garantire la continuità dei cantieri”.

Reazione opposta, va da sé, quella dei consiglieri regionali di Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti; del consigliere comunale pisano Ciccio Auletta e dei suoi colleghi fiorentini Grassi, Trombi, Verdi e Amato, oltre che del comitato No tunnel Tav: “L’arresto di Astaldi getta nuove ombre su alcune delle grandi opere ferme, o che attendono ancora di partire. Nel mentre continua il silenzio, assordante, dei sindaci di Pisa e di Firenze, e del presidente regionale Rossi. Già avevamo posto seri dubbi sulla assegnazione a Condotte del lavori del People Mover pisano, un’opera inutile e costosissima, anch’essa travolta da una inchiesta che vede coinvolti i vertici della società. Adesso non si può più fare finta di nulla e girarsi dall’altra parte”.

Errata Corrige

L’articolo è stato modificato in data 24 novembre 2023 a tutela del diritto all’oblio di una delle persone interessate, completamente assolta da ogni accusa.