Tale padre, tale figlia: Marina è cavaliera
Tutta il papà Il Quirinale conferisce l’onorificenza alla primogenita Berlusconi. Commozione dentro Forza Italia: «Lui ti guarda da lassù»
Tutta il papà Il Quirinale conferisce l’onorificenza alla primogenita Berlusconi. Commozione dentro Forza Italia: «Lui ti guarda da lassù»
«Meritatissimo», «emozionante», «straordinaria», «orgoglio», «autentica eccellenza italiana». Quando arriva la notizia che nella lista di nomi a cui Sergio Mattarella conferirà l’onorificenza di cavaliere del lavoro (che va ogni anno a quanti abbiano contribuito alla promozione dell’economia nazionale e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del paese), c’è anche quello di Marina Berlusconi, primogenita di Silvio, i social e i notiziari si riempiono di commenti da parte dei peones di Forza Italia.
«C’È CHI TI GUARDA da lassù e, anche oggi, applaude con noi per questo importantissimo riconoscimento!», scrive emozionato il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo sintetizzando il pensiero di molti a quasi un anno esatto dalla morte del cavaliere originario che lo ricevette a soli 41 anni, nel 1977 dall’allora presidente Giovanni Leone. Silvio Berlusconi, che all’epoca aveva appena costruito Milano 2, si indentificò totalmente con quella onorificenza, tanto da farsi chiamare così almeno fino a quando non preferì l’onnicomprensivo «presidente». Se Maria Elvira, vero nome di Marina, figlia prediletta e ombra del padre in ogni aspetto della sua esistenza, da quelli politici a quelli privati e oggi presidente di Fininvest e di Mondadori, si farà chiamare «il cav», seguendo la nuova grammatica inaugurata dalla presidente del Consiglio Meloni o si declinerà al femminile, «la cavaliera», non è dato saperlo. Di certo lei continua a muoversi nel solco scavato dal genitore. «Desidero esprimere la mia profonda gratitudine al capo dello Stato e al consiglio dell’ordine al merito del lavoro per avermi onorata con questo prestigioso riconoscimento: lo dedico a Silvio Berlusconi, mio padre, che è stato e sempre sarà “il Cavaliere” – ha commentato Marina – Ha creduto in me, mi ha sostenuto e mi ha dato la possibilità di fare il mestiere più bello del mondo, quello dell’editore». Il sigillo arriva da Gianni Letta, consigliere storico dell’ex premier: «ha messo a frutto la grande lezione di Berlusconi, una famiglia fantastica che ha onorato il padre nel momento della scomparsa con una successione ordinata, armonica, esemplare per tutti».
ANCHE PERCHÉ gli eredi sono gli unici a tenere in vita il partito e, di conseguenza, la carriera politica di molti. In vista della campagna elettorale per le elezioni europee Marina Berlusconi e i suoi 4 fratelli e sorelle hanno ulteriormente versato nelle casse di Forza Italia 100mila euro a testa. Cento mila anche da suo marito, Maurizio Vanadia e altrettanti dallo zio Paolo. Mentre l’attuale segretario, Antonio Tajani ne ha versati 3.600 euro. Ma la figlia di Silvio Berlusconi non è l’unica donna dell’elenco dei 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal capo dello Stato su proposta del ministro del Made in Italy, Adolfo Urso. L’onorificenza è stata data anche a Raffaella Leone, attrice e produttrice cinematrografica, alla stilista Chiara Boni, a Lucia Aleotti, presidente della multinazionale farmaceutica Pharmafin e.a Caterina Caselli per il contributo dato all’industria discografica, «Sono sorpresa, felice e onorata, sto vivendo un momento stupendo» ha la fondatrice della Sugar Music.
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