Le autorità iraniane avrebbero sventato un piano di colpire la capitale Tehran. Lo ha reso noto il ministero dell’Intelligence iraniano che ha precisato che l’attentato sarebbe stato ideato da militanti sunniti. Nella nota ufficiale si parla di arresti di un «gruppo di infedeli anti-islamici» e del sequestro di grandi quantità di esplosivo.

I pasdaran iraniani sono coinvolti sul campo nel conflitto in Siria e in Iraq. Uno degli obiettivi delle milizie sciite è di colpire gli avamposti dello Stato islamico (Isis) nei due paesi. L’impegno iraniano nella regione, rafforzatosi dopo l’accordo sul nucleare, raggiunto a Vienna lo scorso luglio, sta motivando anche la minoranza sunnita interna, che vive nel sud-est del paese. Nella regione di Ahvaz sono stati realizzati una serie continua di piccoli attacchi alle istituzioni statali locali. Secondo think tank internazionali, sono centinaia le proteste che ogni giorno attraversano la regione di confine con l’Iran.

Le autorità iraniane hanno assicurato che proseguiranno le indagini «all’interno e all’esterno del paese» per stabilire i responsabili del tentato agguato. L’agenzia di stampa Fars, ha poi citato il segretario del Consiglio supremo nazionale di Sicurezza, Ali Shamkhani, che avrebbe aggiunto che la serie di attacchi era stata pianificata per il mese di Ramadan. Il ministro dell’Intelligence, Mahmoud Alavi, aveva ammesso che almeno venti gruppi terroristici, alcuni dei quali già smantellati, stavano pianificando di realizzare attacchi dinamitardi e causare instabilità nel paese.