Gli anni hanno imbiancato la barba di Gianni Maroccolo, regalandogli però una sorta di superiore leggerezza che gli permette, oggi, di fare esattamente quanto vuole, quanto sente, quanto afferra di un mondo che, citando il titolo di un bel romanzo profondo di questi anni, consente ancora ad alcune persone degne di «Credere al meraviglioso». Gli era già successo raccogliendo gli ultimi fiori musical profumati dell’indimenticabile Claudio Rocchi, succederà ora due volte l’anno. Cosa significa? Significa che Marok pubblicherà ogni 17 dicembre e ogni 17 giugno due tappe annuali di un «disco perpetuo» destinato a srotolarsi nel tempo, e questa è la prima fermata. Già memorabile con le illustrazioni di Marco Cazzato, le parole labirintiche e profonde dello scrittore e giornalista Mirco Salvadori, i primi ospiti: Iosonouncane e Edda. Il viaggio sonoro, tra psichedelia, kraut rock, post rock, trance music richiede tempo, voglia di lasciarsi stupire e regalerà a chi lo ascolta emozioni speciali, come un’immersione consapevole in quattro decenni di «note di confine» .