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Suoni di minoranza, un viaggio multilingue

Suoni di minoranza, un viaggio multilingueCanzoniere grecanico salentino

Eventi Dal 7 al 16 agosto si tiene la prima edizione festival sulle musiche delle minoranze linguistiche in Italia, con ospiti di gran valore dal mondo del folk progressivo della Penisola.

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 7 agosto 2024

In un mondo sempre più avviato verso la triste evidenza dell’omologazione nei consumi culturali, specialmente nella musica, dove a decidere tutto sono poche centrali del gusto plastificato, dedicare tutto un festival alle minoranze linguistiche italiane e alle loro espressioni musicali è un gran bell’azzardo. Succede a San Costantino Albanese, in Basilicata, dove tra oggi e il 16 agosto si tiene la prima edizione di Suoni di minoranza, fFestival sulle musiche delle minoranze linguistiche in Italia, con ospiti di gran valore dal mondo del folk progressivo della Penisola. L’idea del Festival nasce all’interno di un progetto ancor più ambizioso finanziato dalla Regione, Il Borgo dei Suoni, di cui è importante dar conto: si sono riunite le forze del Club Tenco, Altopiani Eventi e Turismo, l’associazione culturale Altrosud e l’editore Squilibri,che da molti anni documenta nelle continue pubblicazioni cartacee e su cd gli archivi etnomusicali e le nuove proposte.

IL BORGO DEI SUONI accanto al Festival prevede l’avvio di una Scuola internazionale di etnografia audiovisuale, in collaborazione con l’Università di Milano, la realizzazione di un Archivio sonoro Arbëresh, incontri pubblici e concorsi. Albanese è il cuore sonoro di San Costantino: a metà del Cinquecento qui si insediarono comunità albanesi in fuga dalla pressione coloniale ottomana, preservando lingua e tradizioni, ma al contempo diventando progressivamente una delle espressioni culturali più vive e dialettiche della Val Sarmento, nel cuore del parco Nazionale del Pollino.

IL FESTIVAL: si inizia stasera con il piano solo di Robert Bisha, compositore ben noto per aver scritto la colonna sonora del film La Nave, premio Donatello. Sugli ottantotto tasti Bisha incrocerà melodie popolari arbëresh, blues e jazz, per un viaggio sonoro unico e aperto. L’11 agosto concerto doppio: prima la voce delle minoranze catalane di Alghero con Claudia Crabruzza, già vincitrice di un premio Tenco per il miglior album in dialetto, poi la fusione di tradizioni musicali arbëresh e rock con la Peppa Marriti Band. E ancora: il 14 altro mattone fondamentale del folk revival con il palco per la Nuova Compagnia di Canto Popolare da Napoli oggi guidata dalla carismatica e infaticabile Fausta Vetere, un gruppo che non bisogno di presentazione, intessuto nella stessa storia del folk italiano.
L’ultimo concerto, il 16 agosto, è riservato a Giuseppe Spedino Moffa, polistrumentista e cantautore con la sua band, a rappresentare la minoranza linguistica arbëresh del Molise. Recente la pubblicazione di uno splendido tributo a Eugenio Cirese, padre fondatore degli studi sulle tradizioni folk del Molise. La seconda parte di incontri musicali de Il Borgo dei Suoni si terrà a ottobre, quando sarà anche varato il concorso per le scuole «Adotta un canto, scopri una tradizione» .

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