Cosa spinge a raccontare dopo quarant’anni la vita di una persona con cui si è trascorso del tempo, avendo per giunta pochissimi dati a disposizione e una cronaca assai controversa con cui misurarsi? È un desiderio di riappropriarsi di parti di sé o piuttosto un tarlo della mente che non vuole proprio abbandonare la dimora? La scomparsa di Philip S. (e/o, pp. 160, euro 16 – traduzione a cura di Monica Pesetti) è il primo libro di Ulrike Edschmid a essere tradotto in italiano e l’ultimo pubblicato dalla scrittrice tedesca. Quando in Germania esce Der Verschwinden des Philip S. (Suhrkamp,...
Cultura
Sulle tracce di un’epoca passata dove le scelte erano estreme
Narrativa. «La scomparsa di Philip S.» di Ulrike Edschmid per e/o. La sofferta e avvincente vita di una generazione tedesca ribelle. Il libro al Salone del libro