Gli antichi Romani erano bravissimi costruttori di strade….«Sì, perché loro le facevano molto resistenti».

«Anche lunghe». «Noi, la strada che passa a Calerno, la via Emilia, l’hanno costruita i Romani più di mille anni fa». «La via Emilia è la più importante del nostro paese». «Anche perché la via Emilia divide in due il nostro paese: da una parte e dall’altra del paese. Però è molto trafficata». «Per me è molto famosa». «Per me è troppo famosa, infatti ci sono troppe macchine. Per me, se non era così famosa, non c’erano tante macchine che passavano».

«La via Emilia è anche pericolosa perché una volta qui a Calkerno, tanti anni fa, mentre la attraversava un bambino, un camion non si è fermato e il bambino ha fatto un incidente ed è morto». «Sì, anche io lo so, è morto sotto il camion. È stato investito».

«I Romani erano molto bravi a costruire le strade perché le facevano anche molto dritte, le strade. Senza troppe curve. Infatti la via Emilia è molto dritta, per me. Molto dritta e molto lunga». «Perché loro, i Romani, erano anche molto bravi in geometria e prima di fare la strada, loro, per me, la disegnavano bene per no n sbagliare a farla e per farla proprio dritta e non storta».

«Poi le strade dei Romani erano anche molto larghe, per me, non erano come dei sentieri». «Però al tempo dei Romani la via Emilia non era ancora asfaltata perché tanti anni fa non c’era ancora l’asfalto, non si asfaltavano le strade. Si facevano con delle pietre molto grandi e molto lisce».

Guardando questa cartina mi dite i nomi delle strade dei Romani?
«La via passa da Calerno e…. Va da Piacenza a Rimini». «La via Annia da Bologna a Padova». «La via Annia?» «La via Cassia va da Roma a Firenze». «Poi quella che da Bari e va a Benevento, invece, si chiama Traiana». «La via Valeria è quella in Sicilia, la via romana che attacca Palermo a Reggio Calabria». «La via Appia, però, arriva da Roma fino a Taranto, in Puglia». «La via Flaminia va da Roma a Fano». «Sulla cartina di storia ci sono tutte le strade romane, basta guardarla!»

Ricordate come costruivano le strade i Romani?
«Le costruivano con molti materiali per farle più resistenti e non farle invecchiare mai, infatti resistono anche adesso». «Loro costruivano le strade per collegare la loro capitale, cioè Roma, che poi adesso è anche la nostra capitale d’Italia, alle altre città più importanti del loro impero». «Per i commerci, le facevano. Ma anche per spostare in fretta gli eserciti romani che erano molto forti». «Loro scavavano sotto terra, per fare la strada. Poi lo riempivano di ghiaia e pietre piccolissime». «Poi ci mettevano sopra delle pietre lisce, larghe, un po’ incurvate, cioè un po’ più alte in mezzo e un po’ meno alte ai lati della strada. Per far scorrere la pioggia fuori dalla strada, se per caso pioveva. Le strade romane non erano proprio piatte come una strada di adesso, perché loro erano furbi».

«L’acqua che pioveva poteva scivolare fuori dalla strada e così sulla strada non c’erano mai delle brutte pozzanghere che potevano dare anche fastidio a chi stava viaggiando sulla strada e poi rovinavano la strada». «Invece adesso nella casa vicino a casa mia ci sono un po’ di buche e di pozzanghere. Perché la strada è troppo piatta, troppo dritta». «Poi vicino alle strade, al bordo delle strade, c’erano dei canali dove andava l’acqua che pioveva. Invece adesso non ci sono sempre dei canali vicino alle strade».

«Per me noi oggi dovremmo imparare di più a fare le strade dai Romani. Le loro strade non sono mai vecchie perché ci sono ancora e se erano troppo vecchie non c’erano più, si rompevano, invece ci sono ancora». «io sulla cartina ho visto che non abbiamo detto la via Popilia, quella che andava da Aquileia a Fano e ad Ancona». «Popilia?» «Allora anche la via Latina che andava da Roma a Capua, non la abbiamo detta». E neanche la via Salaria che andava da Roma ad Ascoli Piceno e poi a San Benedetto del Tronto».