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Rubriche

Sulle questioni della pioggia e della pipì

I bambini ci parlano La rubrica settimanale a cura di Giuseppe Caliceti
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 aprile 2022

Di cosa volete parlare oggi?
«Io vorrei parlare di due cose: della pipì quando stiamo per andare a casa da scuola e anche di quando andiamo fuori a giocare ed è piovuto, ma non appena piovuto, è piovuto da due e tre giorni e noi non possiamo andare sul parco». «Anche io voglio parlare di questa cosa del parco, del cortile, perché per me è una ingiustizia». “Io vorrei andare a giocare fuori sempre, se c’è il sole». «Anche io. Anche quando c’è freddo. Anche quando c’è la neve. Però se piove no, perché se piove non si può giocare». «Io lo so, voi maestro e maestra ce lo avete detto che non si può perché dopo, se andiamo sul prato, le bidelle vi sgridano. Ma io non ho capito chi comanda: voi maestri o le bidelle? O la preside?» «Se noi ci sporchiamo le scarpe e dopo, magari, anche se ce le puliamo sulla pedana, restano un po’ sporche di terra e dopo sporchiamo la scuola, il pavimento della scuola si sporca. Allora le bidelle devono lavorare di più. Ma per me è una ingiustizia. Perché quello poi e il loro lavoro. Scopare e pulire e fare le fotocopie e telefonare per la mensa». «Anche per me noi dovremmo uscire anche se c’è la terra un po’ bagnata e non stare solo sull’asfalto. Altrimenti non possiamo muoverci. Altrimenti cosa usciamo a fare? Allora tanto vale che rimaniamo a giocare in classe con i giochi da tavolo». “No, io preferisco sempre uscire perché così respiro aria buona e poi mi piace più fuori che dentro perché devo correre». «Dentro la scuola poi ci stiamo tutto il giorno». «Io penso questo: quando c’è il ploccio, cioè quando è appena piovuto e ci sono ancora le pozzanghere e il fango, allora è giusto non uscire perché ti infanghi tutto e sporchi tutto e ti rovini anche le scarpe. Ma nelle altre volte si può uscire sempre». «E’ giusto non andare fuori perché dopo ti sporchi troppo e non puoi, per me… Ma se non ci sono le pozzanghere è vero, tu puoi, anzi, tu dovresti andare sempre fuori, se il maestro ti fa andare fuori». «Per me se il maestro o la maestra vogliono andare fuori, possiamo andare fuori. Perché non comandano le bidelle, ma i maestri e le maestre e la preside». «Noi stiamo a scuola otto ore e allora, per me, se il tempo è bello o abbastanza bello, è meglio che usciamo un po’ fuori per scatenarci e correre e rincorrerci e fare dei giochi insieme, anche se non si può usare la palla, né quella vera né quella di carta». «Se possiamo andare fuori solo quando l’erba e la terra sono asciutte, allora non ci andiamo quasi mai». «Secondo me, maestro, tu e la maestra, le altre maestre, dovete dire alle bidelle che siete voi che comandate se uscire o non uscire».

E la questione della pipì quale sarebbe?
«Che se a te viene la pipì all’ultimo momento, cioè prima dell’ultima campana del pomeriggio, quando devi uscire da scuola, non puoi perché le bidelle lavano sempre i bagni e mettono un cartello che tu non puoi entrare perché se ci vai puoi scivolare». «Anche lo scorso anno facevano così. E anche quello prima. ma se uno ha la pipì all’ultimo momento? Proprio la pipì prima di uscire da scuola» Come fa?» «Già. E’ vero, se ti scappa la pipì proprio in ultimo? Come fai? Te la fai addosso? Io no. Anche questa è una ingiustizia. Per me maestro, tu e la maestra lo dovete dire a tutte le bidelle che non possono lavare i bagni troppo presto». «Io lo so perché lo fanno. Loro lo fanno per fare prima a pulire. Perché vogliono andare via prima. Vogliono fare in fretta. Così dopo hanno da pulire solo le aule e non anche i bagni, perché i bagni li hanno già puliti». «Ma cosa vuol dire? Loro devono pulire tutto dopo, quando la scuola è chiusa, non prima. Se no un bambino, magari uno di prima elementare, che già delle volte si fanno la pipì addosso, se vede il bagno chiuso che si scivola, se la fa proprio addosso, la pipì». «E poi se tu hai la pipi forte non puoi trattenerla anche se e l’ultimo minuto di scuola. Non puoi aspettare e farla quando vai a casa tua». “Io un po’ la so tenere e un po’ no, dipende da quanta pipi ho da fare». «Per me è sbagliato se puliscono il bagno e mettono il cartello di non andare in bagno perché puoi scivolare sul pavimento bagnato, se vai a fare la pipì che ti scappa, e allora di chi è la colpa, se cadi?»

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