Chi è che mi dice cosa è questa cosa che vi ho distribuito?

«E’ una fotocopia». Dico quello che c’è sopra. «E’ un quadrato». «Ci sono tanti numeri». «Sembra una casa piena di numeri».

Osservatela attentamente.

«Io vedo che ci sono due righe colorate. Un po’ colorate, sì. Una grigia chiaro e una grigia più scuro». «Ci sono dei colori un po’m diversi». «La riga grigia chiaro è dritta. Invece l’altra va dall’altra parte, in giù». «Una riga è verticale, si dice. L’altra invece è orizzontale». «Per me questo è un gioco della casa dei numeri, perché qui ci sono scritti tutti i numeri dentro un quadrato grandissimo e un quadrato grandissimo, se sopra c’è un tetto, è come una casa». «Sì, ma qui non c’è il tetto». «A me sembra un rettangolo con molte finestre». «Ci sono dei numeri strani». «A me è una scheda che mi piace perché non è da completare, è già scritta tutta».

Mi dite come si legge questa scheda? Come si leggono questi numeri?

«Secondo me si legge dall’inizio alla fine, prima i numeri in alto e poi quelli in basso». «Io ho visto che ci sono delle righe di numero, che sono come delle righe di lettere, di parole, perciò, secondo me, si deve leggere prima la riga che c’è in alto e poi, piano piano, si scende fino alla riga che c’è in fondo. Ogni riga si legge da sinistra a destra?».«Per me no, perché i numeri non sono come le parole, come le lettere dell’alfabeto. Si possono leggere anche tutti in una volta». A me sembra un disegno da guardare e non devi proprio leggere qualcosa».

Guardate attentamente. Non l’avete mai vista prima?

«E’ vero! A me questa scheda con i numeri, se non sbaglio, mi sembra di averla già vista sul quaderno di mia sorella, però non lo so a che cosa serve, non lo so come si legge, mia sorella non me lo ha voluto dire». «A me questa cosa sembra un po’ come una cosa che ha mia mamma quando giochiamo a tombola, perché anche quando si gioca a tombola ci sono tutti i numeri da indovinare per vincere». «Anche mio fratello ha questo quadrato dei numeri!». «Io lo so, sono le tabelline. Perché questi sono i numeri delle tabelline: 18, 20, 24, 36, 48, 64». «E’ vero, sono i numeri delle tabelline!». «Io sono come si legge: bisogna leggere in alto e di fianco, con due dita, come fa mio fratello!». «Ho capito: è una scheda per studiare le tabelline!». «Con un dito vai sul 2 della riga e con un altro dito dell’altra mano vai sul 5 e dopo unisci le due righe delle due dita e si incontrano lì dove c’è scritto 10. Perché 5 x 2 è uguale a 10».

Tuo fratello ti ha insegnato anche come si chiama questa casa dei numeri? Questo quadrato dei numeri?

«No. Oppure no, me lo ha detto ma io, adesso, non me lo ricordo…».

Si chiama tavola pitagorica. Sapete perché? Non avete mai sentito queste parole?

«Io ho sentito tavola come tavola da mangiare». «Io come tavola da surf per andare sulle onde». «Io non l’ho mai sentita». «La tavola è come una cartella che ti danno per giocare a tombola che dopo devi metterci sopra dei fagioli, se dicono il tuo numero. Però nel foglietto della tombola ci sono solo alcuni numeri, non tutti i numeri come qui». «Però anche qui non c’è il numero 3!». «Non è vero, io l’ho visto! Eccolo!». «Pitagorica… Per me pitagorica vuol dire…. No, non lo so».

Pitagorica viene da Pitagora, un filosofo e un matematico greco che è vissuto tanti anni fa. Perché è lui che ha inventato questa tavola dei numeri. E ha scoperto una cosa importante. Che ci sono dei numeri doppi. Guardiamo chi me li sa dire… Guardiamo un po’… Quelli doppi li cancelliamo, così li dobbiamo studiare solo una volta…. Avanti, cominciamo la caccia ai numeri doppi!

«Lo 0 mi sembra doppio. Anche il 4». «Anche l’8, allora».

Bene, proseguite con calma. E’ un lavoro di gruppo. Vi do mezz’ora per cancellare tutti i numeri doppi. Quando avrete finito guardiamo un po’ quelli che sono rimasti e ci pensiamo un po’ su.

«Va bene».