Finalmente è arrivata la neve. Tanti voi la desideravano, io no perché con la neve, per venire a scuola, da casa mia, ci metto più del doppio del tempo, in auto. A ogni modo, ditemi tutti un aggettivo qualificativo sulla neve. Ricordate, prima di tutto, cosa è un aggettivo? Un aggettivo qualificativo?

«Un nome». «No, un nome è un nome, non può essere un aggettivo». «E’ come una cosa, una parola. Posso fare un esempio? Per esempio, se io dico ragazzo, quella è una persona, è un nome di persona. Invece se dico fiore….. nome di cosa». «Come è quel ragazzo? Alto? Basso? Bello? Brutto? Allora questi sono gli aggettivi. Quando tu chiedi Come».

Vi avevo chiesto aggettivi qualificativi sulla neve….

«La neve è bianca, scivolosa, bagnata. E’ ghiacciata, fredda, è un freezer». «La neve è modellabile». «La nove se è bella, speciale, riflettente, lucida, tanta». «E’ cadente». «Eì leggera ma anche pesante».

Adesso chiedo a qualcuno di voi di recitarmi a memoria la filastrocca alla neve….

«Io! Io! Era facile. «Bianca e luminosa / cala silenziosamente, / leggermente si riposa». «Questa è la prima parte. la prima strofa». «Bianca meraviglia muta / che si guarda con stupore, / luce in terra ricaduta / che ti fa battere il cuore». «Posso dirla anche io?» La so anche io. Posso dirla?»

No. Adesso voglio che la analizziamo un po’…. Sapete cosa vuol dire analizzare? Provate a dirmelo a parole vostre?

«Come l’analisi del sangue». «Vuol dire ascoltare. No, guardare». «Per me osservare, anzi, fare una analisi, vuol dire guardare molto bene, con attenzione, molta attenzione, osservare molto bene una cosa, per esempi o un fiore o una poesia. Per esempio, fare delle scoperte. Cioè…. Cioè vedere delle cose che prima non vedevi». «Ah, ho capito, , o un ragno, o una cavalletta morta. «Questa filastrocca ha 8 versi! Perchè io li ho contati» «Questa filastrocca, non tutte. Poi consono 2 strofe, che sono i gruppetti di versi. Poi… Poi….» Ci sono 4 rime: luminosa/riposa, silenziosamente/gente, muta/ricaduta; stupore/cuore». «Sono rime alternate, non baciate, perché non sono vicine come un bacio». «Si riposa sulle cose e sulla gente è per dire che si appoggia su di loro». «Bianca meraviglia muta sono tre aggettivi della neve, mi pare. Perché poi lei non è solo bianca, ma è una cosa, non parla, non può parlare, anche quando cade è sempre in silenzio. Questa notte dormivo e la neve è venuta in silenzio e mi sono svegliata e alla finestra l’ho vista e mi sono stupita perché è silenziosa quando cade si appoggia. Non fa rumore come un sasso che cade». «Ah, un’altra cosa: Le strofe sono quartine, perché hanno tutte e due quattro versi, se invece ne avevano 3 si chiamavano terzine. Se ne avevano 5 si chiamavano cinquine, o sestine, o settimine o tombola». «Tombola? Non è vero.» «Lo so, scherzavo!»

Mi dite tutti gli aggettivi che ci sono nella poesia?

«Ma li abbiamo già detti, maestro!» «Non tutti». «Bianca. Luminosa. Silenziosa.» «Meravigliosa. Muta». Perché il poeta dice che fa battere il cuore ed è luminosa?

Perché la neve, quando scende la neve, quando cade, tutti i bambini sono felice». «Perché quando ti emozioni il cuore ti batte un po’ più forte». «Perché non è nera, è bianca: per questo è luminosa». «A me piace moltissimo per questo mi batte io cuore se la vedo». «Maestro, dopo andiamo fuori a toccarla, alla ricreazione? Andiamo in cortile?» «No, luminosa vuol dire che lei illumina». «Come una lampadina? Perché dici che c’è una lampadina dentro la neve? Non è vero». «Ma no, illumina perché è come…. Perché la neve è come uno specchio, allora se i raggi della luna vanno sulla neve, ci scivolano sopra». «Sì, riflettono. Come uno specchio. Ti rimandano la luna. La luce della luna». «E quando c’è il sole?» «Anche quando c’è il sole, naturalmente. Infatti riflette i raggi del sole ed è sempre così: di notte e di giorno ci si vede sempre di più, quando c’è la neve». «Delle volte, di giorno, se c’è il sole, è vero: è come uno specchio e i raggi del sole ti respingono negli occhi la luce e non ci vedi, ti accecano perché c’è troppo sole, troppa luce».