Sulla Carta d’Identità dei minorenni tornerà la dicitura «madre» e «padre» anziché «genitori»: il provvedimento voluto da Salvini è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Eppure il Garante della privacy, Antonello Soro, aveva bocciato il decreto denunciandone gli «effetti discriminatori» in un parere chiesto dallo stesso governo. Il decreto, del 31 gennaio 2019, è stato firmato dai ministeri dell’Interno, della Pa e dell’Economia. Contro la dicitura «padre» e «madre» si erano espressi anche l’Anci e l’M5S, evidentemente senza successo. Dopo lo scontro in occasione del Congresso nazionale delle famiglie ieri Di Maio è tornato sul tema, ospite di Rete4: «A me preoccupa un po’ questa deriva di ultradestra che a volte anche la Lega abbraccia e mi vede costretto a prendere le distanze. I cosiddetti temi etici non sono stati messi nel contratto di governo. Qualcuno dice che così non si va avanti, ma così non si va neanche indietro e le conquiste sociali degli ultimi 20 anni non si toccano». Ma Di Maio dice anche che «quando lavoriamo sui fatti con la Lega andiamo d’accordo».