Mi raccontate un po’ quello che abbiamo detto di questa canzone che stiamo imparando? Qualcuno si ricorda quello che vi ho spiegato? Me lo ripetete con parole vostre?

«Noi a abbiamo attaccato la scheda sul quaderno di storia.» «Perché noi prima abbiamo studiato come si legge l’orologio. Cioè, stiamo imparando. Con l’orologio grande di cartone, quello che abbiamo costruito in classe… E dopo… E dopo abbiamo fatto la scheda del tempo che passa». «Sì, perché dopo diventiamo pian piano più grandi». «Noi abbiamo fatto questa canzone e l’abbiamo incollata sul quaderno giallo di storia perchè quando passa il tempo, tutto cambia: le cose, le persone, gli animali». «Infatti la canzone si chiama Todo Cambia». «La cantante che la cantava si chiama Ginevra, come una fata». «Todo cambia vuol dire Tutto cambia. Non è una canzone italiana, ma indiana» ««Il tempo non può tornare indietro, va solo avanti. Per esempio, se tu hai dieci anni, non puoi tornare indietro e avere cinque anni, Come l’acqua di un fiume».

Mi dite cosa cambia quando passa il tempo?

«Cambia tutto». «A me piaceva la canzone, però era un po’ triste». «Se passa il tempo, i bambini crescono i diventano sempre più grandi…. Invece i vecchi diventano sempre più vecchi e dopo muoiono». «Le cose… Le cose, quando passa il tempo, si rompono, si consumano, non vanno più dopo ne devi comprare una nuova. Come una lavatrice: se è molto vecchia dopo si rompe, anche quella di mia mamma si è rotta e dopo noi ne abbiamo comperata un’altra». «Anche gli animali crescono. Anche gli animali muoiono».

Ma nel testo della canzone che abbiamo letto e imparato…. Cosa c’è scritto che cambia? Ve lo ricordate? Riguardate il testo della canzone che abbiamo incollato sul quaderno e provate a dirmi…

«Qui, quando dice che cambia il modo di pensare e cambia tutto in questo mondo». «Anche dopo. Che cambia il clima. Infatti c’è la guerra del clima, oggi». «Anche qui. Cambia nido l’uccellino». «Anche il ritornello lo dice. Cambia, tutto cambia. Perché todo vuol dire tutto. Solo che è un’altra lingua». «Anche qui, per me. Quando dice che una pianta si veste di verde in primavera. Perché in inverno, un albero, magari, cioè una pianta, perché gli alberi sono delle piante, allora… Allora cadono le foglie e li non è verde, senza foglie i riami non possono essere verdi di foglie. Invece dopo, quando passa un po’ di tempo, non è più inverno ma arriva la primavera e infatti in primavera tornano le fogli e lui si riveste di verde».

Chi mi dice cosa è il manto della fiera? Lo avevo spiegato.

«La fiera è un animale. Una nomale feroce. Invece il manto…. Il manto non me lo ricordo». «Il manto è come la pelle». «Non la pelle. È il pelo. Come i peli del gatto o del cane».

Esatto. Continuate a dirmi le altre cose che cambiano scritte nella canzone?

«Qui. I capelli. Quando dice i capelli degli anziani, i vecchi. Non dice come cambiano ma io lo so: diventano bianchi. Anche mio nonno ha i capelli bianchi!». «Il mio è pelato». «È vero, perché se passa il tempo puoi anche farti cadere i capelli. Come le foglie». «O ti cadono o diventano bianchi, per me». «No, te li puoi anche colorare. Mia nonna se li colora di rosso. Dal parrucchiere. Perchè i capelli bianchi non gli piacciono. Perchè lei non vuole morire. Non vuole diventare vecchia. E neanche io lo voglio».

Perché possiamo dire che questa è una canzone d’amore?

«Perché ogni tanto lo dice». «Cosa?» «C’è scritto che la ama». «Sì, parla dell’amore. C’è anche la parola amore. Qui. Lui dice che tutte le cose cambiano ma il suo amore no, non cambia. Perchè lui la ama sempre». «Lui chi?» «Non so. Il suo ragazzo. O la sua mamma. O la sua ragazza. Non c’è scritto. Non si capisce bene». «Poi si capisce anche dalla canzone perché è una canzone molto romantica per me».

Ma vi è piaciuta impararla? Cantarla?

«Sì, era bella. Però a me fa un po’ commuovere. Non so perché». «Io non pensavo che c’erano anche delle cose tristi che erano belle». «A me no, era troppo lenta. Questa musica non mi piace. È troppo morta».