A inizio settimana, come sapete, io e la maestra abbiamo avuto l’ultima assemblea di classe con i vostri genitori prima delle vacanze estive. Tra le altre cose, abbiamo parlato del libro dei compiti per le vacanze. Come lo scorso anno, ognuno di voi sarà libero di acquistarlo o no: scelgono i vostri genitori. L’importante, è che ognuno di voi, tutti giorni, almeno dieci minuti, legga un po’…. Anche un libro preso alla biblioteca…. Ma torniamo al libro dei compiti delle vacanze… Io e la maestra ne abbiamo scelto una rosa di tre, adesso lo sceglierete voi a maggioranza… Scegliete e poi voterete…

«Bellissimo!» «A me questo piace di più nella copertina». «Me lo fai vedere anche a me, quello?» «Cosa vuol dire una rosa?» «Io lo so: un po’. Cioè, alcuni. Tre, appunto. Tre sono una rosa. Una rosa…. Una rosa vuol dire che il maestro e la maestra ne hanno scelti tre, hanno scelto quei tre libri di compiti delle vacanze, e noi dobbiamo scegliere uno di questi tre». «Una rosa è un modo di dire». «E’ una frase fatta». «Io lo scorso anno ho fatto tutti i compiti delle vacanze. Tutte le pagine».

«Anche io. Ma quest’anno io non lo so se li faccio o non li faccio perché sono troppo stanco». «Mia mamma dice che in estate bisogna riposarsi». «Anche mia mamma. Solo che dopo un mese che mi sono riposato vuole che io inizi a fare dei compiti perché ha paura che dopo mi dimentico come si fa a leggere e a scrivere». «Io quando ero in prima non avevo fatto i compiti e dopo, all’inizio della seconda, non mi ricordavo più come si scriveva. Non mi ricordavo più le lettere. Non sapevo più leggere e scrivere. Neppure scrivere».

«A me questo libro piace perché è più colorato e anche perché è meno fitto di scrittura». «Anche a me piace questo perché ci sono più figure. Più illustrazioni. Poi qui ci sono anche delle belle foto e a me piace, a me piacciono i libri che non hanno solo i disegni ma hanno anche un po’ di foto perché mi sembrano più veri, mi sembrano dei libri per bambini più grandi, per ragazzi». «Quanto tempo abbiamo per scegliere? Un’ora? Un giorno?»

(Un’ora dopo i bambini hanno scelto all’unanimità per uno dei tre libri). Bene, complimenti per la velocità della vostra scelta, bambine e bambini. Pensavo che impiegaste più tempo per scegliere, invece…. Adesso ditemi perché avete fatto questa scelta. «Perché quello era il libro più colorato». «Perché c’erano anche dei giochi, nel libro. Come quelli che ci sono sui giornalini. Non c’erano solo dei compiti».

«E’ vero, anche per me. C’erano i rebus, i cruciverba». «A me piace la copertina. La copertina degli altri due libri non mi piaceva». «Io ho scelto questo libro perché c’è meno da leggere, invece negli altri due c’era più da leggere e io faccio fatica a leggere anche in estate». «Io ho scelto a caso perché poi non so se lo compreranno, il libro, questo libro, i miei genitori. Perché loro, poi, non hanno tanti soldi». «Anche io». «Cosa?» «Anche io non so se dopo compro il libro perché se io vado al mare come faccio?

Il libro lo vendono all’edicola qui a Calerno e non lo vendono al mare e allora forse compro un libro al mare o in biblioteca e sulla spiaggia leggo quello. Perché a me non piace leggere sulla spiaggia e neppure fare i compiti. Ma mentre mamma e papà leggono il giornale, i loro giornali, allora io posso leggere un libro». «Io ho scelto questo libro delle vacanze perché ha un bel titolo». «Io ho scelto un po’ a caso perché… Perché tutti vedevo che sceglievano quel libro e io allora ho pensato che forse avevano ragione, forse il libro più bello è proprio quello. Ma io non l’ho visto bene, non avevo tempo, non avevo voglia, non mi interessava».

«Per me invece è stato bellissimo che abbiamo scelto noi il libro delle vacanze perché è la prima volta che noi scegliamo un libro e anche… E per me è anche giusto perché poi dobbiamo leggerlo e scriverlo noi, questo libro». «Io ho scelto questo libro perché ci sono delle figure con dei bambini che giocano a calcio e a me piace giocare a calcio».

«Anche io l’ho scelto per quelle figure. Perché anche a me piace il calcio». «Anche io l’ho scelto per le figure del bambino col pallone, il bambino che gioca a calcio». «Anche io». «Anche io. Però anche perché la scrittura era meno fitta da leggere. Perché a me i libri che hanno la scrittura da leggere troppo fitta mi confondono gli occhi e non riesco più a leggere bene, mi si incrociano gli occhi, mi viene a girare la testa e il mal di testa». «Per me erano tre libri delle vacanze che erano tutti e tre molto belli, ma visto che tutti volevano quel libro, alla fine anche io l’ho scelto».