Dopo incontri, presidi, manifestazioni e occupazioni simboliche hanno preso carta e penna e si sono rivolti direttamente al presidente della giunta regionale del Lazio Nicola Zingaretti: «È giunto il momento della chiarezza». L’oggetto del contendere è il futuro dell’ex ospedale Carlo Forlanini, quartiere Portuense, Roma Ovest. Con il San Camillo e il più noto Spallanzani fa parte di un grande complesso ospedaliero nato tra 1929 e il 1936. Fu inaugurato nel 1934 con 2.500 posti letto come una struttura di avanguardia, per le caratteristiche architettoniche e gli avanzati standard igienico-sanitari. Ha definitivamente chiuso i battenti nel 2015, affinché la spesa sanitaria regionale fosse ridotta.

«La perdita dell’ospedale ha aperto una ferita mai sanata in tutto il territorio – afferma Emilia Galtieri, del Coordinamento comitati e associazioni per il Forlanini bene comune – Ci mobilitiamo da tempo per chiedere che dentro la struttura tornino a essere offerti servizi socio-sanitari. Ma la Regione sembra volerci fare qualsiasi cosa tranne questo». A metà maggio gli abitanti del quartiere attraverso le loro associazioni, sostenute nella vertenza dalla Cgil del Lazio, hanno partecipato a un tavolo con i rappresentanti della giunta Zingaretti. La controparte ha proposto l’apertura di una nuova Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) per anziani e una casa della salute, cioè un centro di sanità territoriale con ambulatori e servizi di base.

L’interno dell’ex ospedale, foto di dinamopress

Il 17 giugno i comitati si sono ritrovati in presidio sotto la sede della Regione per ribadire le proprie richieste. Per la prima volta in quell’occasione hanno sentito nominare da un delegato del presidente Zingaretti la possibilità che nell’ex ospedale nasca un politecnico. Quella che poteva sembrare solo una voce ha preso corpo meno di due settimane dopo, quando il presidente di Unindustria Angelo Camilli ha detto ai microfoni del Tg3 Lazio: «Il politecnico, come l’Expo, è un progetto che può dare una spinta alla nostra economia. Il piano è stato lanciato da noi e condiviso con tre università pubbliche romane. Nel progetto, ora completato, ha creduto molto la Regione Lazio che ha anche individuato una sede, di sua proprietà, l’ex Ospedale Forlanini».

Parole che hanno fatto indignare i cittadini che da tempo si battono per restituire alla struttura la sua funzione di polo sanitario d’eccellenza. Un bisogno diffuso nel territorio che l’esplosione della pandemia di Covid-19 ha reso soltanto più urgente. «Signor Presidente Zingaretti, ci rivolgiamo direttamente a Lei dopo giorni e giorni di silenzio della Istituzione da Lei presieduta sulla proposta di Unindustria, sapientemente propagandata dai media, riguardante la destinazione a Politecnico del Forlanini», scrivono nella lettera, chiedendo una presa di posizione chiara dell’ex segretario del Partito Democratico. «Continueremo a mobilitarci e far sentire la nostra voce. La Regione Lazio non può evitare di farsi carico dei bisogni dei suoi cittadini», dice Galtieri.