Sabato mattina ci siamo incontrati al cinema Rosebud di Reggio Emilia per la premiazione del nostro video… Mi spiegate come funzionava questo concorso?

«Io sono venuto con mia mamma. In auto con noi c’era anche Mohamed. Siamo andati a prenderlo io e mia mamma a casa sua». «C’era freddo». «A me è piaciuto moltissimo, anche se non abbiamo vinto». «Il concorso si chiamava Fuoriclasse perché un fuoriclasse, quando gioca a calcio, vuol dire che è bravissimo». «Però noi… Però non era da giocare a calcio. Premiavano i video della scuola più belli». «C’erano tanti bambini. Però erano più grandi di noi. Noi eravamo i più piccoli». «C’erano tutti i bambini delle scuole di Reggio Emilia». «Anche delle scuole della provincia». «C’erano anche dei bambini, anzi, dei ragazzi e delle ragazze di prima media».

Che sentimenti avete provato quando è stato proiettato il nostro video sullo schermo grande del cinema?

«Io ero emozionata. Soprattutto quando ho visto la mia faccia. Era grandissima, al cinema». «Per me è stata una soddisfazione. Però le poltroncine del cinema erano un po’ troppo grandi e poi si muovevano e si poteva anche cadere». «Mi è piaciuto vedere il nostro film, ma erano belli anche gli altri». «Noi eravamo i bambini più piccoli che c’erano». «A mia mamma e a mio papà è piaciuto moltissimo il film della foglia che voleva. Però è piaciuto anche il nostro video». «Io, quando ho rivisto il nostro film sullo schermo grande del cinema, ho ripensato allo scorso anno quando abbiamo fatto la gita a Luzzara alla fattoria didattica e abbiamo imparato a fare il pane con le nostre mani. A me piacerebbe che anche quest’anno facciamo una gita in una fattoria didattica». «A me faceva ridere quel bambino del video della foglia che diceva sempre: “La foglia vola, vola, vola, vola…”.», «Io quando è iniziato il nostro film ero emozionata. Anche mia mamma era emozionata».

E i vostri genitori cosa hanno detto?

«Mia mamma mi ha fatto i complimenti perché prima di vedere il nostro video, quando abbiamo fatto la presentazione e tu avevi chiesto di cosa parlava il nostro video, ha detto che io sono stato bravo a rispondere». «Anche mia mamma ha detto che sono stata brava perché non ho avuto paura a parlare dentro al microfono davanti a tante persone. Perché per me c’erano più di cento persone, poi». «A mia mamma è piaciuto il film della foglia e anche quello che raccontava dei cibi del mondo». «A me è piaciuto il video che si intitolava povera Barbie!», «Era bellissimo! Infatti è quello che ha vinto!», «Però quello lo hanno fatto i bambini di prima media, non della scuola elementare». «Cosa vuoi dire? Che noi abbiamo perso perché loro erano più grandi?», «No, però… Loro erano più grandi. Anche io, forse, da grande, facevo, anzi, anche noi, forse, da grandi, facevamo un film più bello». «Per me non conta se uno è più grande o meno grande». «Per me sì!».

«Giuseppe, io però non ho capito una cosa, abbiamo vinto o abbiamo perso?»
Chi sa rispondere a questa domanda?

«Abbiamo vinto, infatti ci hanno dato anche il diploma e i libri in premio». «Poi anche il buono per andare a visitare Telereggio». «No, hanno vinto i ragazzi delle medie, perché loro sono arrivati primi e noi quarti». «Però tutti quelli che erano lì hanno vinto un premio perché erano i finalisti!».