Un po’ di tempo fa a scuola c’è stata la nostra festa di carnevale. Cosa vi ricordate?
“Io ho fatto il posto segreto dove nascondere tutte le stelle filanti”. “Io dopo la mensa sono arrivato a scuola con il mio vestito da nobile”. “Io ricordo che c’erano stella filanti e bambini e bambine mascherate in ogni aula che urlavano come pazzi”. “Abbiamo ascoltato la musica rock e la musica da discoteca ad altissimo volume. E tu maestro ci hai detto: “Tra poco inizia il buffet”. E ci ha spiegato che dovevamo andare lì con il piattino e prendere quello che volevamo”. “Poi ha acceso la musica e abbiamo fatto una gara di ballo maschi contro femmine”.

Altre cose?
“Beh, i vestiti, i travestimenti”. “La gara di barzellette”. “Quando siamo andati in palestra e abbiamo fatto la sfilata delle maschere e le premiazioni”. “Quando abbiamo mangiato le patatine fritte”.

Vi ricordate altre cose della gara di ballo, in aula, all’inizio della festa?
“Sì. Io ho notato che nella nostra classe le femmine ballano meglio dei maschi. Però ci sono anche dei maschi che ballano bene come Luca”. “Anche Marco balla bene”. “Sì. Che Luca ha deciso che quello doveva essere il carnevale di Luca e basta. Ci diceva: Via dalla pista, spostatevi, devo fare un numero troppo bello! Invece, secondo me, era Marco il ballerino più bravo dei maschi”. “Non è vero che io volevo essere il più bravo dei maschi”. “A me Marco non piaceva come ballava. E nemmeno Luca mi piaceva”.

Per questo avete bisticciato?
“Sì. Perché anche se Marco non ha preso lezioni di ballo come Luca, lui è bravissimo e sa fare anche il salto mortale e camminare sulle mani. Marco invece balla come uno zombie, come un gibbone che fa capriole”.

E tu come balli?
“Non che io balli meglio, ma almeno non mi do delle arie”. “Invece Luca sì. Anche per il suo vestito. Invece era più bello quello di Marco”.

Come eri vestito, Marco?
“Mi ero travestito da Morte, ma con la tuta di Zorro”. “Si vedevano le ossa delle mani e della faccia”. “Dario è stato gentile perché io avevo lasciato la maschera a casa e mi ha prestato i suoi guanti da scheletro”.

Sicuro?
“Meno di lui di sicuro”. “Non è vero, ti dai molte arie anche tu. Magari non quando balli, perché non sai ballare. Però quando c’è matematica, che sei bravo in matematica, eccome se tu dai delle arie!”. “Maestro, ma dovevamo parlare di Carnevale o di litigate?”

Stiamo parlando di tutte e due perché il nostro Carnevale è stato questo….
“Ah, già”. “A me è piaciuto dopo, quando i maschi hanno fatto pace e siamo scesi in palestra e abbiamo giocato alle statuine con la Quarta”. “Anche a me. Soprattutto quando sono arrivate anche la Prima e la Terza e abbiamo fatto la gara di barzellette e indovinelli”. “Poi la sfilata mascherata”. “Nella sfilata finale io ho vinto a pari merito con Mattia”.