Mi sono accorto che, quando entra un adulto nella nostra aula, quando un adulto bussa alla porta e io gli dico di entrare, gli dico buon giorno solo io, il maestro. Mentre voi non dite niente. E questo non è un segno di educazione.

Mi dite perché? Non lo sapete?
«Io non lo sapevo che era un segno di buona educazione». «Io lo sapevo. Perché anche la mia mamma saluta e dice Buon Giorno e Buona sera alle sue amiche quando le incontra in paese». «Noi non lo facciamo perché nessuno ce lo ha mai detto, altrimenti io lo facevo». «Non è vero, la maestra e il maestro ce lo avevano detto, di salutare, ma io, ma noi ce lo dimentichiamo».

Ma perché è importante salutare i grandi?
«Perchè così il maestro ci dice che siamo bravi». «Per buona educazione, perché ce lo hai detto tu adesso». «Perché così le persone che entrano nella nostra classe, per esempio le bidelle o le altre maestre della scuola, quando entrano sono più contente se le salutiamo». «Poi ci dicono che noi bambini siamo una classe educata e anche tu, maestro, sei più contento. Invece, se dicono che siamo maleducati, sei triste e ti arrabbi». «Per me è importante salutare i più grandi perché loro sono i più grandi e noi siamo i più piccoli». «Perché se li saluti, loro si sentono importanti».

In realtà, quando salutiamo i più grandi, facciamo qualcosa di più. Ma nessuno, fino ad ora, me lo ha detto. Perché è importante essere educati e salutare i più grandi? Essere gentili con loro?
«Perché altrimenti loro si arrabbiano?». «Per me, forse, è importante essere gentili con i più grandi perché loro sono più vecchi di noi e noi siamo più piccoli, allora è per questo». «Sì, anche per me, perché loro sono buoni con noi, ci spiegano le cose, ce le insegnano…». «Perché loro hanno avuto una vita più lunga di noi e allora, se noi siamo gentili, loro ci insegnano quello che hanno imparato, altrimenti possono anche non insegnarcelo». «Perché se ai grandi fa piacere che noi li salutiamo e siamo gentili, noi dobbiamo farlo perché così loro sono più felici».

Ci sono alcune religioni che dicono che, i papà e la le mamme soprattutto, ma un po’ tutti gli adulti, devono essere onorati dai bambini, dai ragazzi, dai figli. Mi sapete dire cosa vuol dire onorati?
«Vuol dire come onore. Come… Non lo so». «Vuol dire che bisogna fargli i complimenti perché hanno fatto una cosa bella». «Onorati, per me, è un po’ come ringraziati». «Anche per me, onorati è un po’ come ringraziati, come premiati, come… Quelle cose lì». «Per me onorati vuol dire pagati». «Onorati vuol dire… Vuol dire… Come onore… Come… Non lo so».

Ma ringraziati e premiati perché?
«Perché sono i più grandi». «Perché loro sono nati prima, noi invece siamo nati dopo». «Perché mia mamma e mio papà, se non c’erano loro due, dopo non nascevo neanche io, allora non ero nato, non c’ero». «Perché anche Dio ha detto che bisogna onorare il padre e la madre perché sono i nostri genitori, ce lo hanno detto anche alla chiesa». «Per me bisogna ringraziare il papà e la mamma e non farli arrabbiare perché è una cosa giusta. Poi non bisogna far arrabbiare anche i maestri e le maestre perché sono sempre adulti». «Per me bisogna salutarli perché salutarli è un po’ come ringraziarli, anche se entra in aula una delle bidelle, perché anche se non è una maestra, lei è sempre una nostra bidella, una adulta, e anche lei ha fatto dei figli, anche se adesso sono grandi, non solo i nostri genitori che hanno fatto noi, anche lei è una mamma».