Cosa vuol dire fare dei ringraziamenti?

«Vuol dire che sono dei complimenti». «Sono dei grazie». «Sono dei… Non lo so». «Devi dire grazie». «Ringraziare vuol dire che tu, se ringrazi una persona, per esempio, vuol dire che sei stata bene con lei».

Bene, visto che la prossima volta che andiamo in palestra incontreremo Giorgia, la nostra esperta di ginnastica che è stata con voi dieci volte, per l’ultima volta, secondo me sarebbe una cosa bella regalarle dei disegni e delle letterine, dei messaggi per ringraziarla. Fatti da voi. Iniziate a farne un po’?

«Io scrivo ciao Giorgia, grazie che ci insegna, Giorgia e lo sai che sei bella!!!». «Ciao Giorgia, grazie, grazie per i giochi». «Sei stata molto brava a insegnarci tanti giochi bellissimi in questi mesi e in queste settimane in palestra». «Maestro, se non metti grazie non è un ringraziamento o può essere un ringraziamento ugualmente?».

Dipende da quello che scrivete, ma devono sempre essere delle cose belle, non brutte… Chi è che ha qualche idea da scrivere e me la dice?

«Io voglio fare un disegno a Giorgia della nostra palestra». «Cara Giorgia, tu sei molto brava a insegnarci e a farci divertire». «Cara Giorgia, grazie per i tuoi bellissimi giochi che ci hai insegnato in palestra. Erano molto belli e divertenti e noi ci siamo divertiti molto». «Tu, giorgia, sei bravissima a insegnare e inventare i giochi! Io spero che tu vieni ancora a insegnarli nella nostra scuola anche quando siamo in terza elementare». «Ciao Giorgia, lo sai che sei brava? Sei molto intelligente a pensare tutti quei giochi che ci hai fatto fare, lo sai? Continua così!». «Ciao Giorgia, grazie che ci fai imparare esercizi sempre nuovi». «Grazie per essere venuta qui nella nostra scuola a farci fare ginnastica. Tu sei la maestra di ginnastica più svelta che io conosco!». «Cara Giorgia, sei bravissima e sei anche paziente perché aspetti sempre che abbiamo capito tutte le regole dei giochi prima di iniziare a farci giocare a quel gioco».

Benissimo. Ne avete ancora? C’è qualcun altro che vuole leggere quelli che ha già scritto?

«Io ho scritto: Bravissima Gorgia, i tuoi giochi sono tutti molto divertenti e molto faticosi, come quello di costruire e costruire». «Anche il gioco delle torri a me piaceva molto». «Cara Giorgia, per me sei una campionessa di ginnastica. Volevo farti una domanda: sai giocare a pallavolo veramente? Sei in una squadra di pallavolo importante? Quanti anni hai?».

Mi dite quali sono i giochi nuovi che vi ha insegnato e vi sono piaciuti di più?

«A me rubare la cosa». «La ragnatela». «A me quello dei ladri con le bende che lui non vedeva e tu rubavi senza fare rumore tutte le palle». «A me è piaciuto il gioco con tutte le palle che rimbalzavano». «Io quello che con le palle piccole dovevi colpire quelle due grosse per farle spostare». «Palla avvelenata». «Arrampicarsi». «A me quello della rete». «Palla-testa-indetro». «Palla scotta». «A me il gioco delle talpe». «A me divertivano tutti». «A me quello dei cavalli neri».