Questo è il momento della festa. Ma il vostro contributo è già messo a frutto. A differenza del «crowdfunding» tradizionale (che si basa sulla promessa di una donazione), le donazioni le abbiamo raccolte subito e subito messe all’opera.

Le direzioni su cui stiamo lavorando sono molteplici. La maggior parte ancora non riuscite a vederle ma sono fondamentali per proseguire il progetto. In gergo si chiama il back end, un nuovo sistema di gestione degli abbonamenti e un sistema editoriale nostro, sviluppato per il web e le app. Per la parte che riguarda voi (il front end) in molti vi sarete chiesti: e adesso che succede? Il sito rimarrà lo stesso o cambierà?

Quando posso attivare il mio abbonamento? E in cosa consiste esattamente?

Alcune risposte le abbiamo condivise con voi fin dall’inizio: i coupon «omaggio» con gli abbonamenti arriveranno direttamente nella vostra email non appena tutto sarà pronto. E con un unico abbonamento potrete leggere il manifesto digitale ovunque vogliate: dal sito alle app. Entro natale dovremmo essere pronti anche con quella per Android. Non manca molto, pazientate ancora un po’, nulla va perduto. Appena il «back end» sarà pronto, vedrete il nuovo sito e le nuove forme di abbonamento sia digitale che cartaceo. Nel frattempo non cambia nulla. Cercheremo di ridurre al minimo i disagi per i «lavori in corso».

La prima cosa nuova che vi proponiamo è una app per iPhone, che rappresenta il naturale complemento a quella già pubblicata da aprile per iPad. La potete scaricare gratis su www.appstore.com/ilmanifesto.

Non è un giornale «su» iPhone/iPad ma un giornale «per» iPhone/iPad. È un progetto che abbiamo iniziato come un esperimento ma che dopo sei mesi presenta risultati incoraggianti. La app del manifesto per iPad è stata scaricata 8.127 volte. Gli abbonamenti attivi sono oltre 200 e le edizioni singole scaricate in media sono circa 15 al giorno. Si tratta di oltre 4.200 copie digitali diffuse realmente ogni mese.

Per alchimie degli italici regolamenti, questi dati non sono inclusi nei dati Ads (l’«Auditel» con cui si autocertifica la diffusione della stampa).

Con lo sbarco su iPhone (e a dicembre su Android) siamo sicuri che questi numeri miglioreranno ancora. Perché quello che vi proponiamo è un prodotto sicuramente di «qualità», immaginato da subito per il digitale, con «chicche» come la «lettura notturna» e una selezione degli articoli di Alias. Ad esempio potete leggere già stanotte il giornale di domani. E, soprattutto, senza pubblicità (lo stesso sul sito, se vi abbonerete in tanti). Possiamo anche pubblicare edizioni speciali o straordinarie, in cui tutti i numeri scaricati sono disponibili anche per la lettura off-line. Sul vostro dispositivo potete conservare fino a 12 mesi di manifesto.

Insomma, sono applicazioni pensate fin nei particolari in modo da premiare al massimo la vostra esperienza di lettura. Purtroppo, l’«entusiasmo» si ferma qui. Perché i ricavi sono ancora bassi, si misurano in migliaia di euro mentre per la carta in milioni. I giornalai perciò possono stare tranquilli: le radici del nuovo manifesto digitale sono sempre in edicola. E lì resteranno ancora a lungo.