Ieri mattina abbiamo incontrato al Teatro in piazza lo scrittore Claudio Madia. Chi si ricorda cosa è successo? Vi è piaciuto? «Molto! E’ bravissimo!». «Ma lui non è mica solo uno scrittore, maestro.. Lui è anche. Lui è molto di più». «Lui è uno scrittore ma anche un equilibrista». «Claudio è venuto da Milano proprio per incontrare noi e altri alunni delle altre scuole del nostro territorio. Prima ci ha raccontato di quando era bambino e abitava al quattordicesimo piano di un grande palazzone di Milano. Ci ha detto che uno dei suoi incubi ricorrenti era quello di rimanere bloccato in ascensore. E’ per questo che il primo libro che ha scritto si chiama “Ascensore per lo spazio”, perché parla proprio di quell’incubo». «Poi Madia, che è stato anche il presentatore della trasmissione tv per bambini L’Albero Azzurro, ci ha letto delle storie. Ma questo è stato niente».
Allora, ditemi subito quello che vi è piaciuto di più. «I giochi di abilità». «Gli equilibrismi». Le macie, cioè, le finte magie». «A me quando faceva il giocolere e quando ha camminato sulla corda che io credevo che cadeva». «Ha raccontato anche la storia del Pirata Bombardone trasformando dei semplici fogli di giornale in cappelli di forme diverse, gabbiani, barche, aerei, palme, magliette, canne, timoni e bambini di carta». «Lui è bravissimo a fare le cose con la carta! Anche io vorrei essere bravo come lui!».
Qualcuno di voi ha provato a fare dei giochi e delle magie come ha fatto lui? «Io ho provato a far stare il foglio di giornale su un dito, però non stava su». «Ma tu l’hai fatta la colonna vertebrale del foglio di giornale? Ti ricordi quando ha insegnato il trucco della colonna vertebrale? Della piegatura?». «Sì, io l’avevo fatta la diagonale piegata, però il foglio non stava su ugualmente». «Forse ti tremava il dito». «Forse devi far più allenamento, perchè io invece ho provato tante volte e alla fine un po’ stava su. Solo per qualche secondo, però un po’ ci stava». Dopo aver risposto ad alcune nostre domande, Madia ha concluso con il gran finale: ha camminato senza rete sopra ad un lungo filo rosso teso tra due scale a pioli mantenendosi pericolosamente in equilibrio.
Vi è piaciuto? «Tantissimo! E’ stato il momento che mi è piaciuto di più! Proprio perché certe volte rimaneva in equilibrio con un solo piede e io ero preoccupato che cadesse!». «Però anche se cadeva non si faceva male perchè poi l’elastico era vicinissimo da terra». «Secondo me un po’ si faceva male ugualmente». «Vabbè, a me è piaciuto moltissimo anche se non si è fatto male!». «Per me lui è uno scrittore speciale perché non scrive e basta, quello sono capaci tutti, ma lui fa anche l’equilibrista e il mangiafuoco e molte altre cose». «Io ho capito una magia finta che ha fatto! Quella della mano incrociata. Perché quando lui incrociava le mani, lui metteva l’attenzione degli spettatori a guardare una persona, non mettevamo l’attenzione sui quella persona e lui di nascosto girava la mano». «A me è piaciuto molto anche il suo modo di leggere il giornale tenendolo in equilibrio su un dito». «A me anche quando ha costruito i cappelli diversi e il timone e ha raccontato la storia di Capitan Bombarda».
E voi avete mai fatto dei libri? «Io sì. Sugli animali». «Io sulla frutta. Ma anche altri. Li faccio e poi me li leggo. O li faccio leggere ai miei amici. Poi li metto in uno scatolone che ho a casa e certe volte li guardo». «Io sto facendo il libro di un gatto. A fumetti. Poi ho fatto il libro dei colori con tutti i colori». «Io ho fatto tanti libri sugli animali che ho regalato a mia mamma. Poi ho fatto il libro delle squadre di calcio e quello della scuola». «Io un libro con dei pesci inventati come il pesce-gelato. Lo scorso anno. Invece quest’anno ho fatto il libro delle arti e di una squadra di calcio che guardo sempre in tv».