L’ennesimo caso di violenza sessuale si è verificato nella notte tra venerdì e sabato scorso, in un angolo buio a ridosso del centro di Roma. La vittima è una ventenne finlandese. Lo stupratore sarebbe un ventitreenne di nazionalità bengalese, ha un permesso di soggiorno concesso per motivi umanitari e un regolare impiego. Lei si trovava in Italia soltanto da qualche giorno, per motivi di lavoro. Aveva trascorso la serata in compagnia di alcune amiche e stava cercando un taxi insieme a una di loro, per tornare nella sua abitazione romana. Sarebbe stato proprio in quel momento, secondo la ricostruzione che è circolata nella giornata di ieri, che il giovane bengalese l’ha avvicinata e si è offerto di accompagnarla a casa, millantando il possesso di un’automobile, parcheggiata in una via limitrofa. L’uomo avrebbe agito con cortese insistenza, fino a convincere la vittima a seguirlo, nonostante la titubanza dell’amica.

Dopo aver percorso appena un centinaio di metri, lo sconosciuto è passato all’aggressione. La donna ha reagito e cercato di difendersi. L’uomo non ha rinunciato alla violenza neppure quando un’altra donna, udite le grida della ragazza, si è affacciata alla finestra del proprio appartamento, urlando a sua volta e dando l’allarme. L’aggressore non si è preoccupato: ha minacciato di morte la sua vittima e dopo averla picchiata con una grossa pietra l’ha costretta a seguirlo dietro un bus tra Castro Pretorio e via Palestro, nel quadrante della stazione Termini. È qui che è avvenuta la violenza. Prima di fuggire, lo stupratore ha anche sottratto alla sua vittima dei quattrini.

La vittima è stata portata al vicino policlinico Umberto I, dove i medici hanno riscontrato gli «evidenti segni di violenza sessuale subita» e le hanno refertato otto giorni di prognosi. Le indagini sono partite subito, a seguito del soccorso richiesto dalla donna che dall’abitazione aveva assistito all’aggressione. Gli agenti della squadra mobile di Roma e del Commissariato Viminale, coordinati dalla Procura, hanno identificato e catturato l’uomo accusato di aver commesso la violenze. L’arresto è avvenuto nelle vicinanze di piazza Fiume, nel ristorante nel quale lavora, non lontano dal luogo in cui è avvenuto lo stupro. La vittima ha riconosciuto in foto il suo aggressore, che si trova in Italia da tre anni e non ha nessun tipo di precedente penale. La Procura di Roma ha chiesto la convalida dell’arresto in attesa dell’interrogatorio di garanzia di oggi e domani, davanti al giudice.

«Sono vicina alla ragazza finlandese aggredita nei pressi della stazione Termini. Roma non accetta alcun tipo di violenza», ha twittato in serata la sindaca di Roma Virginia Raggi. La berlusconiana Laurea Ravetto ne approfitta per rinfolocolare e la polemica politica: «Se è confermato che lo stupratore bengalese aveva un permesso umanitario è ora di votare la mia proposta di legge per l’eliminazione della protezione umanitaria». Immancabile anche il messaggio di Matteo Salvini, che solo poche ore prima si era mostrato molto più garantista per i due carabinieri di Firenze accusati del medesimo reato: «In attesa di pagarci la pensione, il ‘povero profugo’ stuprava – scrive Salvini – Sono troppi, ne manderò a casa un bel po’! Si attende ferma condanna boldriniana… P.s. Castrazione chimica, e non lo farà più».

Secondo i conteggi che risalgono allo scorso mese di luglio, nel 2017 sono state denunciati 2.333 casi di violenza sessuale: i freddi numeri confermano che si tratta di una violenza di genere che non conosce confini etnici.