Aggrediti con martelli e mazze da baseball da militanti di Casa Pound: due ragazzi ieri mattina sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli con tagli profondi alla testa e trauma cranico-facciale.

Tutto è iniziato alle otto: una decina di militanti di Casa Pound si sono presentati all’ingresso del liceo Vittorini, al Rione Alto, per volantinare materiale di Blocco studentesco. Un ragazzo di 15 anni, riconosciuto come «di sinistra», viene prima accerchiato e poi colpito violentemente da un pugno alla testa che gli fa perdere i sensi. All’aggressione seguono nuove minacce, mentre il volantinaggio prosegue.

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La notizia si diffonde tra gli studenti che allertano il collettivo dell’Ex opg Je so’ pazzo. Così un gruppo di attivisti si presenta all’orario di uscita per esporre lo striscione «Vittorini Antifascista». Di ritorno a casa due ragazzi del collettivo, Emiliano e Alessandro (18 e 20 anni), vengono aggrediti da tre aderenti a Casa Pound all’ingresso della metropolitana.

Armati di manganelli con la scritta «decima mas», martelli e catene, iniziano prima a lanciare bottiglie di vetro sui due e poi si scagliano contro di loro, colpendoli violentemente al volto e alla testa.

L’aggressione è così veemente che, con i martelli, spaccano la vetrina di un ferramenta per impadronirsi di altri oggetti con cui continuare a colpirli al cranio. Entrambi hanno riportato circa venti punti al volto e alla testa più sospette fratture. Colpita dal lancio delle bottiglie anche una ragazza, che si è ferita, e vari passanti.

I tre si sono dileguati nelle stradine del Rione Alto, ma uno degli aggressori è stato riconosciuto, verrà denunciato. «Gli abitanti della zona – raccontano i ragazzi di Je’ so pazzo – li hanno individuati, “i fascisti del quartiere», così li hanno chiamati. Il pestaggio è stato violento, le ferite profonde, Emiliano e Alessandro hanno perso conoscenza. Poteva finire peggio se non fossero intervenuti un medico di passaggio e il proprietario della pescheria lì vicino. È incredibile che un gruppo ben individuato possa compiere due agguati in una sola mattinata, del tutto indisturbato».

Rione Alto, via Foria, piazza Garibaldi sono le tre zone prese di mira da Casa Pound e Blocco Studentesco, l’organizzazione collaterale che agisce nelle scuole superiori.

Volantinaggi, affissione di manifesti e presenza sul territorio spesso sfociano in pestaggi e intimidazioni. L’ultima a novembre, quando una studentessa di 17 anni del liceo Margherita di Savoia venne aggredita nei pressi di casa con un coltello alla gola e molestata da un gruppo di quattro uomini. Anche lei riuscì a riconoscerne uno, un esponente di Casa Pound, che il giorno successivo denunciò in questura.

Casa Pound in un comunicato ribalta la versione dei fatti, raccontando di un semplice alterco fuori il liceo e poi un’aggressione perpetuata ai danni di un esponente di Cp nei pressi della sua abitazione, minacciando querela nei confronti dell’Ex opg.