Si è chiusa sabato scorso Angelica, la manifestazione che da 24 anni promuove a Bologna un’attività concertistica con caratteristiche originali, soprattutto con indifferenza nei confronti delle divisioni dei generi musicali. Nel mese appena trascorso, dunque, ha portato in scena più di 20 concerti, i cui limiti di «stravaganza» erano a mio parere segnati dalle installazioni sonore di Mario Bertoncini, dalle canzoncine di Mirco Mariani, dal tardivo «fluxismo» di Yoshi Wada, dalla retorica innodistica di Wayne Horvitz, dal commovente duo formato da Globokar e Drouet, oltre che da un gruppo folkloristico di pigmei africani, cui valutiamo sia stata rivolta l’accoglienza di...
Visioni
Stravagante Angelica
Musica. Si è conclusa la ventiquattresima edizione della rassegna con un commovente omaggio di Wayne Horvitz a Butch Morris con l’orchestra di Novara Jazz