La strage di Odessa segna il punto più grave, ad oggi, del conflitto tra forze pro Kiev e filorussi. Oltre 40 i morti, centinaia i feriti, così come gli arrestati. Secondo il governo di Majdan, tra gli arrestati ci sarebbero cittadini russi. Kiev ha già svolto la sua indagine, decidendo che i responsabili del rogo sarebbero gli stessi filo russi, che asseragliatisi all’interno della sede del sindacato, avrebbero cominciato a tirare molotov, finendo per darsi fuoco da soli. Una ricostruzione che fa acqua da tutte le parti e che appare come l’ennesima dimostrazione del peso delle «ricostruzioni» e dei media in questa crisi ucraina.

Altri invece, compresi alcuni corrispondenti stranieri, ritengono che la pioggia di molotov, come testimoniano molti dei video che stanno girando in rete, sarebbe arrivata dall’esterno, da chi fino a pochi momenti prima si era contrapposto ai ribelli separatisti, riparatisi infine nel palazzo dei sindacati. Secondo i filorussi i responsabili del rogo sarebbero i miliziani neo nazisti di Settore Destro, giunti a Odessa e a Lugansk, a dare manforte ai soldati ucraini.

Alcuni video, alcuni si trovano su Vimeo, dimostrerebbero inoltre come gli stessi attivisti pro Majdan giunti nella città portuale abbiano fabbricato a pochi metri dall’edificio le bottiglie molotov utilizzate poi per dare fuoco al palazzo.