10 civili uccisi, decine di  feriti e 50 mila persone che lasciano le proprie case per cercare rifugio oltre il confine con il Kenya. È il bilancio dell’operazione condotta sabato scorso dall’esercito etiopico  nella città di confine di Moyane.

Le truppe che operano nella zona sono incaricate di ” monitorare” lo stato di emergenza imposto nel Paese il 16 febbraio scorso. In sostanza danno la caccia ai membri del Fronte di liberazione Oromo (Olf), organizzazione «terrorista» secondo Addis Abeba.

Stavolta, come ammette il ministro della Difesa Siraj Fegessa, ci sono state «informazioni di intelligence sbagliate». Secondo l’agenzia Ena diversi ufficiali sono stati messi sotto inchiesta e sospesi in attesa dei risultati.