Insieme, inventarono le storie senza parole: Iela ed Enzo Mari negli anni Sessanta creavano mondi colorati per bambini e genitori, storie «visuali» come La mela e la farfalla o L’uovo e la gallina dove lo scorrere del tempo era il principale protagonista e scandiva il ritmo dei disegni. Gabriela Ferrano (detta Iela, nata nel 1931), storica illustratrice che ha lasciato una serie di classici per i più piccoli, è morta all’età di 83 anni. Aveva studiato pittura all’Accademia di Brera (è qui che conobbe il marito con il quale collaborò fino alla fine della loro unione nel 1965) ma poi si era indirizzata non verso le tele, preferendo la pagina colorata per accompagnare i giorni e le notti dei mini-lettori. Nel 1968 uscì per Emme Edizioni – con cui strinse un fertile sodalizio – il suo Il palloncino rosso, una narrazione per immagini dove una bolla di chewing-gum si trasformava incessantemente. «Ho cercato di rendere le cose chiare… Per fare questo bisogna partire dall’analisi per arrivare alla sintesi, non viceversa. Per esempio, bisogna prima disegnare tutti i dettagli di una foglia e poi cancellare, cancellare, cancellare…». Essenziale, quasi minimale, Iela Mari aveva la capacità di inseguire le cadenze della natura, senza forzare i tempi: significativo al riguardo il suo L’albero, dove si alternano le differenti stagioni con tutti i loro abitanti. In Italia è presente nel catalogo di Babalibri.