È durato un’ora il colloquio tra il premier pachistano Nawaz Sharif e il presidente afgano Hamid Karzai, volato in Pakistan quasi senza preavviso dopo mesi di melina nella prima visita di Stato da che il neopremier si è insediato. Al di là della retorica sui buoni rapporti bilaterali – pessimi in questi mesi – i pachistani hanno fatto mostra di apertura definendo «storica» la visita di Karzai. Ma per ora di storico non c’è molto. Karzai ha affrontato la questione del processo di pace coi talebani che si rifiutano di parlare col governo di Kabul. Probabilmente ha chiesto al Pakistan di fare in qualche modo pressione sui talebani perché accettino di cancellare il veto e non è escluso che abbia caldeggiato un nuovo rilascio di prigionieri talebani per avere nuovi mediatori da convincere. L’anno scorso il Pakistan ne ha rilasciati 26 tra cui l’ex ministro della giustizia Nooruddin Turabi. Chissà invece che Nawaz Sharif non abbia ventilato la possibilità che il Pakistan possa essere la sede dei colloqui di pace anche se per Kabul sarebbe difficile accettarlo. Alla vigilia del viaggio Karzai ha incontrato Enrico Letta da cui ha ricevuto l’ennesima rassicurazione che l’Italia resterà in Afghanistan anche dopo il 2014.