Il liberticidio dell’informazione in Grecia ha messo a dura prova il governo di Samaras, che cercava fino a ieri sera nel suo incontro con Venizelos e Koubelis di salvare il governo tripartito che piace al ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble, tanto da scomodarlo perché faccia visita improvvisamente la Grecia per impone la pax germanica e garantire l’applicazione delle (contro) riforme della troika ai greci. L’unico punto comune tra i tre leader era di evitare le elezioni anticipate. Proprio mentre la France Presse scrive che la giustizia greca ha bloccato il decreto di scioglimento della Ert, la tv pubblica.

Samaras, Venizelos e Koubelis hanno scelto di incontrasi nello stesso momento in cui a piazza Syntagma Alexis Tsipras chiamava Syriza, le sinistre e tutta la Grecia democratica in un dura battaglia per la libertà, la democrazia e l’occupazione. La conferenza stampa dei tre doveva coincidere con la chiusura del discorso di Tsipras per coprire anche i pochi spazi che le tv private potevano offrirgli. Per la gente di Syriza si preparava ieri una lunga notte, visto che tantissime persone si apprestavano ad andare nella sede di Ert dopo il discorso del leader di Syriza.

Per controbilanciare la manifestazione di Syriza a Syntagma il Pame di Kke ha convocato una sua manifestazione nella sede di Ert, mentre il verde Daniel Cohn-Bendit mostrava di persona la sua solidarietà ai lavoratori della radiotelevisione greca.
Lo scontro per l’Ert si era spostato ieri anche nel Consiglio di Stato dopo il ricorso di tutti i sindacati dei giornalisti e tecnici contro il ministero delle Finanze, che ha sciolto la Ert spa. Fino a ieri sera il Consiglio di Stato cercava la mediazione per far funzionare l’Ert senza mettere in discussione la decisione del governo.

Intanto Samaras e il suo ministro delle Finanze Stournaras continuano il loro attacco contro la tv pubblica, visto che ieri mattina i greci hanno trovato la nuova frequenza di Nerit, la nuova società in sostituzione di Ert. Per ora la battaglia d’immagine sembra che la vinca la «Ert liberata» o «l’Ert di tutti», che continua a trasmettere da otto giorni senza interruzioni attraverso la rete e il sostegno di tutto il mondo, comprese tv e siti stranieri.