«Si raccomanda di non correre all’interno della scuola. Di non urtare le pareti. Di non graffiare e forare i muri. Di non sbattere porte e finestre». Il preside dell’Istituto professionale Leonardo da Vinci di Firenze potrebbe sembrare particolarmente severo, a leggere il cartello che ha affisso in bacheca: ma se si osserva meglio, si comprende che l’avviso (difficile da rispettare per degli adolescenti) è dovuto al fatto che «alcuni materiali che costituiscono l’edificio principale del plesso del Biennio contengono fibre di amianto». Fibre che si liberano solo dopo un’eventuale frammentazione delle pareti che le contengono, ma che se vengono inalate, possono portare il mesotelioma da asbesto, uno dei tumori più pericolosi e mortali.

Il caso è venuto fuori grazie all’inchiesta che la giornalista Stefania Divertito e Luca Signorelli (riprese video e postproduzione) stanno conducendo in tante scuole italiane: a puntate su Bioecogeo, rivista specializzata sui problemi ambientali, e in un docufilm. Stop amianto a scuola la pagina Facebook che lancia periodicamente dei crowdfunding per sostenere le ricerche in tutto il Paese.

«Sono 2400 le scuole contaminate dall’amianto in Italia – spiega Divertito – I dati sono del ministero dell’Ambiente e dell’Osservatorio nazionale amianto. Prima di Firenze siamo stati a Bari, dove c’è un plesso con ben 7 scuole, materne, elementari e medie, giusto di fronte alla ex Fibronit, industria che fino agli anni Ottanta lavorava amianto e il cui terreno non è mai stato bonificato, se si eccettua una provvisoria “messa in sicurezza” di tre anni fa. Sono passate diverse generazioni di bambini in quelle scuole».

«Il mesotelioma si forma dopo anni, anche decenni dall’avvenuta esposizione – prosegue Divertito – e l’ultimo Rapporto mesoteliomi dell’Istituto superiore di sanità riporta i casi di una sessantina di insegnanti che hanno sviluppato la malattia, avendo lavorato in scuole mai bonificate. Un esperto che abbiamo intervistato a Firenze, e che ha analizzato le cartelle cliniche compilate per esposizione professionale, ci ha parlato anche di tre professori dell’Istituto Da Vinci che hanno sviluppato un adenocarcinoma polmonare».

Le prossime tappe del docufilm a Napoli, Roma, in Sardegna: «Cagliari vanta la prima legge regionale in Italia, con stanziamenti per le bonifiche di edifici privati e pubblici, incluse le scuole: sono ben 323 quelle contaminate dall’amianto in tutta la regione».