Definirla una vittoria forse è troppo. Al massimo la decisione delle compagnie Msc e Costa crociere di non fare più scalo a Venezia si può considerare una tregua, visto che resterà valida solo fino alla fine dell’anno. Comunque sia un risultato importante per il Comitato No Grandi Navi che da otto anni si batte perché le mega navi da crociera, quelle al di sopra delle 40 mila tonnellate, non passino più per la città lagunare mettendola a rischio. «La decisione di non fare più scalo a Venezia è stata presa dalle compagnie. Non si tratta quindi di una decisione politica, visto che il governo continua a essere assente», spiegano al comitato.

La notizia è stata data dalle due compagnie qualche giorno fa, dopo il via libera del governo alla ripresa delle crociere. Saltata Venezia, sono state individuate delle mete alternative come Trieste e altre città italiane. Decisione che ha però portato con sé gravi problemi occupazionali per i lavoratori del porto, in maggior parte portabagagli, e per quelli impiegati nell’indotto che hanno protestato chiedendo il ritorno delle Grandi Navi. «Ci stanno togliendo il futuro», ha spiegato alla Nuova Venezia il presidente della coop portabagagli, Wladimiro Tommasini. «Il governo ha autorizzato la ripresa delle crociere in tutta Italia, ma a Venezia tutto è fermo: anche a Venezia le autorità devono trovare il modo di riavviare subito il transito crocieristico. Siamo 1.700 lavoratori veneziani abbiamo famiglia, con gli stagionali e l’indotto 4 mila famiglie: non lavoriamo da quasi un anno».

Una situazione che rischia di far salire la tensione in città, dove tutto si vuole tranne che creare una contrapposizione tra lavoratori e chi si oppone al passaggio delle grandi navi da crociera. «La colpa delle situazione attuale è di chi negli ultimi venti anni ha puntato su un modello incompatibile con la laguna e non ha avuto invece una visione lungimirante del futuro», ha detto nei giorni scorsi Tommaso Cacciari, uno del leader del comitato sottolineando come proprio la scelta di puntare tutto ed esclusivamente sul turismo, per di più affidandolo di fatto solo alle Grandi Navi, sia uno dei problemi della città. Per domani, 15 agosto, era previsto l’arrivo della Costa Deliziosa. Per l’occasione il comitato No Grandi Navi aveva organizzato una protesta promettendo di «toccare e lasciare un segno indelebile» sulla nave. La protesta ovviamente è rientrata. Al suo posto ci sarà una festa che si terrà oggi a partire dalle 18 a Punta della Dogana.