Alle Maldive, presunto paradiso delle vacanze, siamo alle “leggi speciali”, con la sospensione di ogni garanzia democratica.

Sono 15 i giorni di «stato d’emergenza» annunciati ieri dal governo, che vorrebbe così arginare le tensioni politiche crescenti, nel piccolo stato insulare dell’Oceano indiano,di fronte al rifiuto del regime di rilasciare – come ordinato da una sentenza della Corte suprema – l’ex presidente Mohamed Nasheed e altri oppositori all’attuale presidente Abdulla Yameen, tutti accusati di «terrorismo».

I giudici hanno inoltre reintegrato al loro 12 deputati che erano stati “licenziati” dopo essere passati nelle file dell’opposizione. La quale si troverebbe così ad avere la maggioranza in aula. Se non fosse che il parlamento è stato sospeso. E che due dei parlamentari “riabilitati”  sono stati subito arrestati all’aeroporto di Male mentre rientravano nel Paese.