«Indubbiamente Renzi è una persona molto energica, giovane, sembra un motore di Formula Uno. Il problema adesso è di scaricare la potenza per terra e fare delle cose concrete che vadano nella direzione giusta». È l’opinione espressa ieri dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. «Per ora abbiamo visto dei titoli», ha aggiunto.

Evidentemente per il momento gli industriali non sono critici rispetto alle prime mosse del governo: gli sgravi Irap, le facilitazioni energetiche per le pmi, ma soprattutto la liberalizzazione dei contratti a termine e dell’apprendistato devono aver fatto breccia nel cuore delle imprese. Certo, adesso il mondo dell’industria aspetta che dai «titoli» si passi ai fatti.

«Noi pensiamo – ha continuato Squinzi – che per rilanciare il Paese sarebbero stati necessari tre tipi d’interventi: costo del lavoro, pagamento dei debiti della pubblica amministrazione e una riforma del mercato del lavoro. Soprattutto questo: la semplificazione normativo-burocratica del Paese, che per me è la priorità assoluta».

Poi però, proprio sulla restituzione dei debiti della pubblica amministrazione, è arrivata una punturina: «Mi sembra che Renzi abbia detto che sta organizzando il reperimento dei fondi e dall’altro la tempistica: ho già sentito di uno slittamento sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione al giorno di San Matteo che è a settembre». Insomma, quei soldi gli industriali li vorrebbero al più presto, magari già entro l’estate. «Incontrerò Renzi lunedì pomeriggio perché saremo tutti e due a Berlino a incontrare Angela Merkel e il mio omologo tedesco», ha concluso Squinzi.