Un boato ha risvegliato i quartieri dell’area est di Napoli: intorno alle 6.30 di ieri mattina il parcheggio dell’Ospedale del Mare a Ponticelli è collassato, inghiottendo tre auto in una voragine di circa 2mila metri quadrati, profonda 12. L’area a quell’ora era deserta così non c’è stata nessuna vittima. «Ha ceduto un solaio che reggeva un terrapieno con la vasca di rilancio dell’acqua sanitaria e dell’impianto antincendio dell’Ospedale – hanno spiegato i pompieri -. La vasca è in cemento e non ha problemi ma i tubi dei servizi sono stati tranciati. Il terrapieno poggia ora su un secondo solaio, che non sappiamo fino a quando potrà reggere».

Il nosocomio ha continuato a funzionare ma è stato necessario evacuare sei positivi asintomatici ospitati nel Covid residence e i pazienti ricoverati nel Covid center, realizzato nei container durante la Fase 1 della pandemia e sistemato accanto alla struttura principale. Operai a lavoro per ripristinare la fornitura idrica e per mettere in sicurezza la voragine. All’energia elettrica, per adesso, provvedono i gruppi elettrogeni. Le infiltrazioni dovute alla pioggia la causa più probabile del crollo, secondo i Vigili del fuoco. Ma il terrapieno della vasca forse non è stato progettato per reggere tutto il peso di cui è stato caricato. I carabinieri hanno utilizzato un drone per i rilievi destinati alla pm Simona Di Monte, della sezione Colpe professionali della Procura, si ipotizza il reato di disastro colposo.

Pensato a fine anni Novanta, doveva essere realizzato attraverso il project financing tra pubblico e privato con tanto di albergo e centro commerciale. Invece ci sono state inchieste della magistratura, costi lievitati esponenzialmente, polemiche per la collocazione in area rossa (per la vicinanza al Vesuvio) e ritardi infiniti. Doveva costare 187 milioni, si sono spesi oltre 380 milioni. I lavori sono iniziati nel 2006 (governatore Antonio Bassolino), inaugurato a più riprese durante la presidenza della regione targata Stefano Caldoro e poi Vincenzo De Luca, ha aperto i battenti a fine 2016 ma è entrato a regime solo nel 2018.

«Si tratta di un problema idrogeologico che è esploso – ha spiegato De Luca -, bisogna fare un sondaggio nel suolo e vedere come siamo messi in altre parti del territorio. Ma la fretta non c’entra, l’ospedale è stato progettato 15, 20 anni fa. Ce lo siamo ritrovati qui con la struttura a metà e lo abbiamo completato». Forza Italia attacca: «Vogliamo sapere i collaudi sprint, a seguito di lavori rabberciati, da chi siano stati suggeriti e sollecitati».