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Springsteen, i Pearl Jam e 18 città boicottano il North Carolina

Springsteen, i Pearl Jam e 18 città  boicottano il North Carolina

Stati uniti In un comunicato - scritto a mano in stampatello e pubblicato sul proprio sito ufficiale - la band di Seattle ha annunciato inoltre l’intenzione di finanziare i gruppi di attivisti locali che si oppongono alle nuove norme

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 aprile 2016

Quanto costa l’omofobia? Secondo il Guardian parecchi soldi, circa 3 milioni di dollari solo nelle ultime settimane. Ieri un reportage del quotidiano britannico, che da tempo ha anche un’edizione americana, ha fatto i conti in tasca al North Carolina, territorio americano che ha diramato la ormai tristemente famosa legge anti gay, lesbiche, bisessuali e transgender.

Il provvedimento, conosciuta come House Bill 2 sarebbe già costata 3 milioni di dollari alle località turistiche del North Carolina che stanno pagando un boicottaggio che arriva tanto dal mondo dell’arte, quanto dai «colleghi» governatori di altri stati. A mettere in risalto la legislazione omofoba era stato prima di tutti il boss, Springsteen, che aveva annunciato di non volersi esibire in quello Stato.

Ieri si sono aggiunti i Pearl Jam che seguono a loro volton Ringo Starr, Bryan Adams e il Cirque du Soleil nel boicottaggio del North Carolina. Il popolare gruppo ha cancellato il concerto in programma il 20 aprile alla Pnc Arena di Raleigh, per protesta contro la nuova legge statale sui diritti delle persone Lgbt. Per la band guidata da Eddie Vedder si tratta di una «legge vergognosa che incoraggia la discriminazione contro un’intera categoria di cittadini americani».

In un comunicato – scritto a mano in stampatello e pubblicato sul proprio sito ufficiale – la band di Seattle ha annunciato inoltre l’intenzione di finanziare i gruppi di attivisti locali che si oppongono alle nuove norme. La legge Hb2, proibisce alle persone transgender di utilizzare le toilette pubbliche che corrispondono alla propria identità di genere, imponendo l’affissione di cartelli nei quali si indica che le toilette pubbliche debbano essere utilizzate in base al sesso biologico.

Inoltre la legge proibisce ai vari consigli municipali di approvare norme anti discriminatorie. Non solo artisti, perché i funzionari di 18 città americane ai quattro angoli del Paese si sono uniti a cinque stati (tra cui New York) e il District of Columbia (dove si trova la capitale Washington Dc) decidendo di bandire i viaggi in questo Stato pagati ai propri dipendenti. L’obiettivo è protestare proprio contro la legge adottata in North Carolina. Tra le città ci sono Atlanta, Boston, Chicago, San Francisco, Seattle, Honolulu.

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